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Ferri: “Di chi le colpe? Ci vorrebbe la bacchetta magica e una reazione emotiva…”

L’ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha cercato di dare esporre le cause del periodo poco esaltante dell’ Inter: Un marziano non crederebbe ai suoi occhi se dopo aver letto la rosa...

Francesco Parrone

L'ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha cercato di dare esporre le cause del periodo poco esaltante dell' Inter:

Un marziano non crederebbe ai suoi occhi se dopo aver letto la rosa dell'Inter ne analizzasse la classifica, verificando che su venticinque partite ne ha perse undici, pareggiate tre e vinte undici e ha realizzato e subito lo stesso numero di gol, trentaquattro. Di chi sono le colpe?"Ah ah, ci vorrebbe la bacchetta magica (ride, ndr). Le responsabilità vanno probabilmente divise tra la programmazione sbagliata, l'identificazione dei giocatori da tenere magari un po' approssimativa, gli acquisti fatti in maniera poco consona rispetto alle esigenze della squadra e poi anche la scelta dell'allenatore Gasperini, che sin dall'inizio si percepiva che era una scelta non totalmente consapevole da parte della società. Quindi è una serie di situazioni e non c'è una causa ben precisa che ha prodotto un tale andamento stagionale, perché quando si parla di calcio va sempre molto articolato quello che è una sorta di responsabilità o comunque di condivisione di decisioni per il raggiungimento degli obiettivi importanti".

Cosa dovrà inventarsi Ranieri per non fare l'ennesima figuraccia anche con il Catania, che si presenterà a San Siro non sicuramente in soggezione visto l'andamento stagionale dell'Inter?"Non si deve inventare niente, ma cercare attraverso il lavoro settimanale di percepire quali sono le situazioni sulle quali lavorare se sulla testa, sulle gambe o sulla tattica e fare un lavoro a trecentosessanta gradi. Ranieri non ha la bacchetta magica dunque può solo lavorare con grande professionalità, come ha sempre fatto, sperando che ci sia una reazione dal punto di vista emotivo da parte della squadra nella ricerca dell'autostima che è venuta un po' a mancare".

A fine stagione indipendentemente dalla posizione che l'Inter avrà in classifica bisognerà fare una rivoluzione a livello di rosa, ma anche di dirigenza per scongiurare altre stagioni come quest'ultima?"No, le rivoluzioni non hanno mai portato nessun tipo di vantaggio se non quello di aver bisogno di tempo per far assimilare determinati ribaltoni. Credo che ci voglia un mix di situazioni: capacità di leggere quali sono le esigenze della squadra, capacità di individuare gli uomini giusti e non mi riferisco solo al campo, ma anche fuori e trovare quella figura che manca ormai da anni, cioè dalla scomparsa di Facchetti, una figura che possa fare da trait d'union fra squadra e società, questo è un ruolo chiave che le grandi squadre in questo momento hanno".