Si parla tanto in questi giorni di violenza, sicurezza e situazione stadi in Italia. Il ministro Maroni in settimana ha presentato i primi risultati della tessera del tifoso che anche noi interisti stiamo sperimentando in questi mesi con l'introduzione obbligatoria della tessera nel sottoscrivere l'abbonamento a questa stagione. Spesso si citano come esempi di cultura calcistica nazioni come Spagna, Inghilterra, Germania e proprio di quest'ultimo vorrei parlare descrivendo le mie esperienze in alcuni stadi tedeschi.Ormain da alcuni anni vivo in Germania e ho avuto modo di vedere partite della Bundesliga in diverse città (Monaco, Francoforte, Norimberga, Stoccarda, Moenchengladbach). Ogni volta sono rimasto colpito dall'atmosfera, l'organizzazione e gli stadi di questo Paese non lontano da noi in chilometri, ma assai distante per cultura sportiva e mentalità.Possiamo partire dall'acquisto dei biglietti (anonimi, non nominativi). La maggior parte dei clubs della Bundesliga è stata costretta a fissare il tetto massimo di abbonati, altrimenti ogni partita sarebbe esaurita in abbonamento e nuovi spettatori non avrebbero mai accesso allo stadio. I non moltissimi biglietti disponibili vengono venduti su internet, si sceglie settore, posto tutto comodamente da casa. I prezzi dei biglietti sono meno cari rispetto all'Italia, in media fra 50 e 80 Euro per una partita di campionato. Il tagliando viene inviato per posta al tifoso in tutta la Germania nel giro di due giorni al massimo, con tanto di lettera, ringraziamento, conferma d'acquisto ed informazioni utili per partecipare all'evento. Idea semplice e molto utile: ogni biglietto della partita vale anche per qualsiasi mezzo pubblico all'interno della città che ospita l'evento, favorendo quindi l'arrivo dei tifosi non con mezzi propri.Gli stadi sono stati rinnovati o nella maggior parte dei casi costruiti nuovi (proprietà delle società) in occasione del Mondiale tedesco del 2006. Questi impianti sono delle vere e proprie opere architettoniche (Monaco e Francoforte su tutti, quest'ultimo con la possibilità di coprire il campo con una copertura mobile in caso di maltempo), vissuti dai tifosi come delle attrazioni da visitare e vivere sette giorni su sette. Per facilitare l'acquisto di bevande (vietate quelle alcoliche) e cibi vengono vendute tessere ricaricabili (meno code alla cassa), operazione molto apprezzata dai tifosi tedeschi che amano particolarmente godere della partita con un buon panino, una birra e la famiglia al completo.Rigorosamente tutti vestiti con la maglia ed il materiale ufficiale della squadra (inesistenti mercato nero e falsi autorizzati), i tifosi vengono perquisiti uno ad uno dagli steward appena passati i tornelli, senza esclusione e con la massima attenzione ma allo stesso cordialità degli steward (totale assenza di polizia). Assolutamente vietati fumogeni e materiali pericolosi, sono invece ammessi striscioni e coreografie, di solite concordate con la società di casa. Ogni club tedesco infatti ha una vera e propria organizzazione che cura i tifosi, pianifica le trasferte al fine di massimizzare il rapporto società / tifoso.Le due ore che precedono la partita vengono occupate con giochi, interviste ed immagine sui mega schermi HD e intrattenimento di un presentatore ufficiale. Prima, durante e dopo gli incontri i tifosi ospiti vengono informati su treni, trasporti e logistica per fare ritorno a casa nel modo più comodo e sicuro.Il risultato di tutto questo sono stadi sicuri, famiglie allo stadio, clima sereno, entusiasmo di trascorrere qualche ora insieme a tifare per la propria squadra, indipendentemente dal risultati. Basti pensare che squadre come Eintracht Francoforte e Borussia Moenchengladbach, da diversi anni impegnate a lottare nelle posizioni di metà / bassa classifica, hanno medie di 40.000 - 50.000 spettatori per partite di medio livello (stesso discorso per molte altre squadre della Bundesliga). Un esempio che riguarda proprio la nostra amata Inter, nell'agosto 2008 assistetti alla partita vinta a Monaco di Baviera contro il Bayern per la Pirelli Cup 1-0 (goal di Mancini) davanti a 65.000 spettatori per una semplice amichevole estiva.La Germania in particolare (a differenza dell'Italia) ha saputo sfruttare l'onda lunga e l'entusiasmo del Mondiale 2006, quando si è creata una vera e propria "febbre calcistica" e voglia di partecipare che invece di attenuarsi, continua ad aumentare.
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La strada insomma sembra tracciata anche per il resto delle società di calcio europee e anche per questo l’Inter sta valutando l’opportunità di investire in un nuovo stadio o di collaborare con il Milan per arrivare ad uno stadio a 5 stelle nel giro di qualche stagione
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