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G. Rossi: “A S.Siro ormai vince chiunque. Crisi infinita, ma in Champions…”

Il noto giornalista di fede nerazzurra Gianluca Rossi, dalle pagine del suo sito, analizza l’ennesima sonfitta dell’Inter e per giunta la seconda consecutiva in casa: ” San Siro nerazzurro solo un anno fa era lo stadio più...

Riccardo Fusato

Il noto giornalista di fede nerazzurra Gianluca Rossi, dalle pagine del suo sito, analizza l'ennesima sonfitta dell'Inter e per giunta la seconda consecutiva in casa:

" San Siro nerazzurro solo un anno fa era lo stadio più imbattuto del mondo. Ora è diventato terra di conquista per chiunque si trovi a passare di qui. Sabato scorso ci ha vinto l’Udinese, adesso il CSKA Mosca nell’ultima, ininfluente, gara di Champions League. L’Inter ha perso ancora, di misura e senza  figuraccia, come accadde un anno fa a Brema, quando sbracò davanti al Werder, perdendo addirittura 0-3 accontentandosi della piazza d’onore nel girone, proprio mentre partiva l’operazione Mondiale per Club. Stavolta accontentarsi era impossibile, perché l’Inter aveva già vinto il suo girone, unica tra le italiane. A tal proposito il nostro calcio stavolta si ritrova con tutte e tre le sue squadre nella fase finale, meglio dell’Inghilterra che si è persa per strada i due Manchester e della Spagna che ha smarrito Valencia e Villarreal. Chi pensa però che sia la fine della crisi del calcio italiano si sbaglia. In realtà Inter e Milan hanno fatto il minimo sindacale, visti i compagni di viaggio nei rispettivi gironi, mentre la vera impresa l’ha compiuta il Napoli. Alzi la mano chi all’indomani del sorteggio avrebbe scommesso sulla qualificazione dei partenopei!Tornando all’Inter, malgrado la formazione ringiovanita nel corso della gara  da Ranieri, non ha sbracato, ma c’è poco da stare allegri, perché di questi tempi si perde con chiunque. E anche se sul piano del risultato questa gara contava nulla, perdere così spesso non è certo incoraggiante. Dopo il gol russo con Doumbia a inizio ripresa, Cambiasso ha pareggiato di lì a un minuto, raccogliendo un colpo di testa respinto d’istinto da Gabulov. A chiudere i conti però è stata la capocciata di Vasili Berezutsky, svettato nel finale in una difesa nerazzurra già sotto la doccia. In campo, i soliti alti e bassi: bene Ranocchia, soprattutto nel gioco aereo sui calci piazzati, tonico Nagatomo, dignitoso Obi e in crescita Faraoni. Da rivedere Luca Caldirola, che ha esordito subentrando a Chivu nella ripresa. Male invece Samuel, impalpabili Coutinho e Alvarez, che ha rilevato Obi, e da strozzare per  il solito eccessivo e snervante individualismo Zarate, subentrato a Coutinho. Diego Milito merita invece un discorso a parte, purtroppo ancora negativo, perché davanti si è fatto trovare spesso, ma ha poi fallito tutto il fallibile:  dall’ultimo passaggio per Coutinho al tiro davanti a Gabulov nel primo tempo, alla traversa scheggiata di testa da due passi nella ripresa. Al fischio finale dello spagnolo Fernandez Borbalan, il CSKA ha accompagnato l’Inter agli ottavi, approfittando del pareggio in Francia tra Lille e Trabzonspor, che ha spedito i turchi in Europa League e i transalpini a casa.Il momentaccio insomma prosegue insieme ai soliti incubi del campionato, ma sulla carta c’è da rallegrarsi per lo stuolo di piazzate con cui giocarsi gli ottavi: Zenit, Marsiglia, Bayer Leverkusen, Lione e Basilea.Da rallegrarsi per modo di dire, perché così com’è e se così rimarrà anche dopo il mercato di gennaio, l’Inter può perdere con chiunque. Ma in Europa è l’unica italiana che ha vinto il suo girone, difendendo al meglio il suo ranking europeo, e avrà il conforto di giocarsi in casa il retour-match degli ottavi. Almeno quel poco che di positivo è rimasto, val la pena sottolinearlo."