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GDS: Inter lenta e sprecona, ma fuori dalla zona B

Ci voleva la vittoria contro il Chievo, per vari motivi; innanzitutto perchè con l 1-0 di ieri pomeriggio l’Inter rialza la testa e si allontana dalla zona B, un fatto che dal punto di vista psicologico non va sottovalutato. In secondo...

Alessandro De Felice

Ci voleva la vittoria contro il Chievo, per vari motivi; innanzitutto perchè con l 1-0 di ieri pomeriggio l'Inter rialza la testa e si allontana dalla zona B, un fatto che dal punto di vista psicologico non va sottovalutato. In secondo luogo perchè viene sfatato il tabù San Siro, con primo gol della stagione che porta i primi tre punti in casa. Se andiamo a vedere le statistiche poi ci accorgeremmo anche che è la prima volta dal Mondiale per Club del 2010 in cui l'inter riesce a concludere due partite consecutive senza incassare gol, un altro buon segnale per Ranieri di una squadra che lentamente si sta ritrovando.

Eppure nella giornata di ieri ci sono state parecchie cose che non hanno funzionato; su tutti un centrocampo lento che, nonostante il bel gol di Thiago Motta, faticava a dare velocità all'azione preoccupandosi troppo della fase difensiva e poco della spinta in avanti. Bene il rientro di Sneijder che è riuscito a ridare luce all'attacco con i suoi passaggi illuminanti, male Pazzini e Zarate che, nonostante la voglia messa in campo, hanno sprecato troppe palle che avrebbero dovuto chiuedere la partita.

Le notizie buone però arrivano dalla difesa: il rientro di Maicon porta qualità sia difensiva che offensiva, con il brasiliano che si è reso protagonista di continue discese sulla destra e anche al momento di concludere è stato il giocatore più pericoloso di tutta l'Inter. Benissimo la coppia di centrali Chivu - Lucio, con il brasiliano più tranquillo e coperto che per una volta evita le sue famose, e suicide, discese in attacco palla al piede; menzione d'onore invece per Chivu, vero regista difensivo della squadra che detta i tempi alla difesa e fa ripartire con qualità le azioni. Lo aveva detto di preferire il ruolo di centrale, ieri ha mostrato a tutti il perchè. Nagatomo invece riscatta in parte le brutte prestazioni recenti con una partita attenta in difesa, ma poco incisiva in attacco; soltanto nel finale il giapponese comincia a spingere approfittando die cali fisici degli avversari, dopo una prima parte di gara trascorsa a combattere con Pelliessier sulla fascia.