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Giorgiutti (Libero): “Il derby lo vinca il male minore. Interisti e juventini razze diverse…”

Tra i tifosi, e gli addetti ai lavori tiene sempre banco l’argomento derby. Meglio battere il Milan per consegnare definitivamente lo scudo alla Juve? O sarebbe meglio dare qualche speranza in più ai cuginastri fino all’ultima...

Francesco Parrone

Tra i tifosi, e gli addetti ai lavori tiene sempre banco l'argomento derby. Meglio battere il Milan per consegnare definitivamente lo scudo alla Juve? O sarebbe meglio dare qualche speranza in più ai cuginastri fino all'ultima giornata di campionato?. Anche il giornalista del quotidiano Libero, Alessandro Giorgiutti,ha voluto dire la sua sulla questione. A differenza dei tifosi nerazzurri più vicini geograficamente a Milano, Giorgiutti pensa che lo scudo sulla maglia dell'odiatissima Juventus non debba passare dalla possibile sconfitta del Milan,nel derby di domani: "Molti interisti si preoccupano di vincere il derby di Milano, io mi preoccupo di non perdere il derby d’Italia. È una questione di priorità, di male minore. Infatti, è inutile girarci attorno, il vero nemico dei nerazzurri non è il milanista ma lo juventino. Il primo è il vicino di casa rumoroso, il secondo è il portatore di una visione del mondo opposta. Certo, bisogna essere sportivi e scendere in campo onorando la maglia. Ma la sportività non è una divinità astratta o l’imperativo categorico kantiano. Prima che uno sport, il calcio è un gioco: per questo va preso sul serio. Così, se domenica gli undici di Stramaccioni non dovessero impegnarsi alla morte, e dal Meazza uscisse un Milan vittorioso e ancora in corsa per il campionato, non mi scandalizzerei. Ma sì, diciamolo: meglio il tricolore sulle maglie dei cuginastri che su quelle degli juventini. Perché l’Inter, da sempre e nell’ultimo decennio come non mai, è fondamentalmente l’anti-Juve. È la fantasia e la concretezza dell’Italia borghese e popolare (talento e contropiede) contro le geometrie e l’efficientismo dell’Italia aristocratica (quell’aristocrazia sabauda che ha fatto, male, l’Unità) e operaista. È insomma l’intera autobiografia di una nazione divisa che si compendia in Inter-Juve. Tra milanisti e interisti sono possibili mille insulti e mille compromessi. Interisti e juventini non hanno nulla da dirsi: sono due razze diverse. Per un certo periodo avevo perfidamente immaginato il risultato perfetto: scudetto ai bianconeri, però macchiato indelebilmente dal gol annullato a Muntari. Ma come ha recentemente ricordato Mourinho, col tempo la gente dimentica le ingiustizie e rimane solo l’albo d’oro. Dopo gli anni bui di Calciopoli e del condizionamento ambientale (eufemismo), meglio, su quell’albo, vederci scritto il nome del Milan, che ha pure lui qualche torto da poter esibire. E il derby lo vinca il male minore".