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Giornalista russo a Milano: «Deserto a San Siro, tra hashish e noia»

Inter-Rubin 2-2. Ecco come un giornalista russo racconta la sua trasferta milanese: «Eccomi allo Stadio San Siro che si trova alla periferia di Milano. La stazione della metropolitana più vicina dista 20 minuti a piedi! Per fortuna, la zona è...

Lorenzo Roca

Inter-Rubin 2-2. Ecco come un giornalista russo racconta la sua trasferta milanese: «Eccomi allo Stadio San Siro che si trova alla periferia di Milano. La stazione della metropolitana più vicina dista 20 minuti a piedi! Per fortuna, la zona è abbastanza piacevole. Non voglio dire che mi aspettavo di vedere il flusso di persone che si muovono per il calcio, ma la strada quasi completamente vuota mi ha un po' sorpreso. Il primo tifoso che vedo è un bimbo di 8-9 anni con la maglia dell'Inter, bello! L'idea che la Lega italiana sia poco interessante, ha ricevuto ieri una conferma molto decisa: San Siro era quasi vuoto. È vero, l'acustica in campo era sempre bella, e l'ambiente era sufficientemente gradevole. Mentre il vento portava al nostro naso persistenti odori di fumo proibito, il pubblico incitava regolarmente, ad intervalli di 5-7 minuti. Nel primo tempo, il gioco latita e mi lascio distrarre da cose estranee al campo. I giocatori dell'Inter si svegliano solo fino alla fine del primo tempo. Partita sonnolenta. Il vantaggio del Rubin è un regalo di Jonathan, che fisicamente assomiglia molto a Maicon, ma solo fisicamente... Ryazantsev segna sulla respinta del rigore e ora il centrocampista può vantarsi di aver segnato al Camp Nou e a San Siro. L'Inter poco a poco comincia ad entrare in partita fino al pareggio di Livaja. Dopo l'intervallo l'Inter prende in mano le redini del gioco, acquista vantaggio territoriale e comincia metodicamente a frantumare la solidità difensiva del Rubin Kazan. Rari i contrattacchi del Rubin, ma uno di questi è letale, gol di Rondon. Vittoria vicina ma, a tempo scaduto, il giapponese Nagatomo, grande acquisto sul mercato, pareggia».