Si torna in campo dopo meno di 72 ore. Un altro scoglio che si pone davanti al cammino nerazzurro: quest'anno, senza le coppe, Walter Mazzarri e il suo staff potranno spesso preparare le gare per una settimana. Questa volta invece ci saranno poche ore di distacco tra una partita e l'altra: un'altra prova alla quale sottoporsi e che può dire se - con il turnover o con la stanchezza addosso - la sua Inter riuscirà comunque a dire la sua.
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I dubbi di Mazzarri: un insolito impegno ravvicinato mette alla prova l’Inter
Si torna in campo dopo meno di 72 ore. Un altro scoglio che si pone davanti al cammino nerazzurro: quest’anno, senza le coppe, Walter Mazzarri e il suo staff potranno spesso preparare le gare per una settimana. Questa volta invece ci...
Si gioca domenica alle 15, a Trieste, contro il Cagliari e le certezze sulla formazione che il mister manderà in campo sono poche. Anzi, Kovacic è l'unica, lo aveva già detto giovedì sera, in sala stampa, che avrebbe giocato sicuramente il croato. I giocatori stanchi sono tanti, Jonathan per esempio e l'alternativa sarebbe Nagatomo a destra e a sinistra Pereira.
Cambiasso che sta dimostrando di essere al top, potrebbe risentire dell'impegno ravvicinato e allora al suo posto potrebbe essere schierato uno tra Kuzmanovic e Taider che però il tecnico sta utilizzando spesso da mezzala. Anche in avanti potrebbe esserci bisogno di far respirare qualcuno, Alvarez e Palacio sono in campo dalla prima di campionato e sono stanchi.
Le alternative non mancano in attacco, ma l'allenatore non vuole cambiare il suo modulo, la sua idea di fondo e soprattutto non vuole sbilanciare la squadra che ha trovato un equilibrio (due gol subiti, uno su rigore, dopo cinque gare di campionato). "Tutto in alto mare", quindi. Ma si sa, la notte porta consiglio e domattina, appena sveglio, l'allenatore avrà sciolto tutti i suoi dubbi.
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