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Il derby è sempre il derby e la Curva Nord vince la sua stracittadina

Il derby è sempre il derby e S.Siro risponde alla grande nonostante la crisi delle due squadre. Alla fine sono stati oltre 74.000 gli spettatori paganti segno inconfutabile che il fascino della stracittadina è sempre alto. Molti vip in tribuna,...

Riccardo Fusato

Il derby è sempre il derby e S.Siro risponde alla grande nonostante la crisi delle due squadre. Alla fine sono stati oltre 74.000 gli spettatori paganti segno inconfutabile che il fascino della stracittadina è sempre alto. Molti vip in tribuna, dal presidente federale Carlo Tavecchio, al c.t. Conte, poi, Gigi Simoni, i c.t. della Svizzera Vladimir Petkovic e del Giappone Vahid Halilhodzic, delusi di non vedere nei 22 iniziali Shaqiri, Nagatomo e Honda. Oltre alla famiglia Facchetti, molte le personalità dello spettacolo e gli ex campioni nerazzurri che ancora collaborano con la società attraverso il progetto Inter Forever, guidato da Toldo.Ma il vero spettacolo sono le curve, ed in particolare la curva Nord che ha sviluppato una coreografia sui tre anelli, con riferimenti alle radici milanesi e tante maglie crociate. «Le radici di chi da sempre governa la città, o voi bramosi che con invidia osservate, tra le merlature medievali e la Torre del Filarete» recitavano tre enormi striscioni, accompagnati da un gigantesco Castello Sforzesco. Insomma sugli spalti non c'è partita