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Il Giornale: “L’arbitro dà  una spinta alla rimonta di Leo”

“L’Inter ha visto il Diavolo (che non è il Milan) e lo ha rispedito al paese suo“. Esordisce così Riccardo Signori, giornalista inviato a San Siro de ‘Il Giornale’, nel suo commento sulla partita di ieri sera.  Un...

Eva A. Provenzano

"L’Inter ha visto il Diavolo (che non è il Milan) e lo ha rispedito al paese suo". Esordisce così Riccardo Signori, giornalista inviato a San Siro de 'Il Giornale', nel suo commento sulla partita di ieri sera. 

Un articolo in cui non risparmia un bel sermone a Leonardo, reo di aver imparato troppo in fretta come si fa a sopravvivvere agli attacchi mediatici italiani. Era anche una colpa per Mourinho. "La squadra nerazzurra - si legge nell'articolo - stavolta ha giocato in dodici, anima da guerriero in mostra, il gioco un po' meno. Leonardo adesso ci verrà a raccontare delle nove partite vinte su undici e, dunque, chi mai potrà opporgli qualche «se» e qualche «ma». Conta vincere, alla faccia delle sue chiacchiere sul bel gioco e su quest’Italia che non gli cambierà mai le idee. In Italia, Leo ha imparato e adesso mette in pratica. Anche a livello di tattica oratoria".

All'Inter (che segna nei primi minuti in un 'giocare da spiaggia') si è opposto un Cagliari tutt'altro che arrendevole: "E' stato Diavolo, e l’Inter pronta all’Inferno pur di uscirne con risultato e un buon incoraggiamento effetto Champions. I nerazzurri avevano ripescato Pandev e quello ha ripagato la fiducia con due tiri in quattro minuti: neppure l’avessero rigenerato con una bella dose di gerovital. Agazzi gli ha annacquato l’effetto quasi gol e quello è di nuovo finito in depressione. Pensate al povero Benitez: non aveva che lui!", si legge nell'articolo de 'Il Giornale'. 

Esaltazione del gol in fuorigioco: "Cagliari dormiente su una punizione, un bel caos d’area, respinte e affini, tiro di Kharja deviato da Canini infastidito da Ranocchia in fuorigioco attivo che solo un arbitro accecato non poteva vedere. Appunto, così è stato. E così si è decisa la partita". E nessun riferimento al rigore mancato. 

"L’Inter ci ha raccontato di essere credibile - conclude Signori nel suo pezzo - ma forse ci vorrà qualcosa di più".