Il GIornale di oggi presenta la sfida tra Inter e Marsiglia valida per gli ottavi di finale di Champions League: «Nemmeno ad Appiano fosse passato un gatto nero. Quello di Figo è ormai dimenticato. Momento nero, certo. Ma ci vorrebbe un po’ di tregua. Marsiglia per tanti val niente più di una squadra francese, non proprio una gran cosa,abbordabile anzi battibile da un’Inter appena discreta. Ma qui tutto torna per rivedere spettri del passato.L’unica volta che affrontò il Marsiglia, l’Inter venne cacciata dall’Europa e completò il processo della sua autodistruzione prima di un rinascimento calcistico cominciato da Mancini e proseguito da Mourinho. Visto da sinistra: ci sono tutti i segnali per piombare più giù nella voragine dei disastri stagionali. Lo dicono i ricordi: proprio in questo periodo, stagione 2003-2004, l’Inter perse 4 volte in campionato. Numeri e risultati non sono molto diversi da oggi. In panchina c’era Zaccheroni che Moratti aveva chiamato in ottobre al posto di Cuper. Si dirà: altra Inter e altro Marsiglia. Vero,con i francesi giocava Drogba, che all’andata, a Marsiglia segnò il gol partita.Al ritorno finì ugualmente 1-0, con rete di Meriem. E quella era l’Inter di Emre e Cruz, Martins e Kily Gonzalez, Vieri che non giocò il ritorno e Toldo, Cristiano Zanetti e Recoba. Non proprio una grande squadra. Unici sopravvissuti Javier Zanetti e Cordoba.L’Inter si deve solo aggrappare ai confini del vinci o perdi. Oppure alle sue recenti stimmate di nobiltà. Ieri Moratti ha evitato di parlare in tv. Brutto segnale per Ranieri, per l’Inter e per la scaramanzia del presidente».
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