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Il PSG spende ma Platini non parla di FPF. C’entra forse il figlio Laurent?

In un periodo di austerity in ogni campo, fa specie vedere il PSG spendere e spandere come se non ci fosse un domani. A fare la differenza sono ovviamente gli infiniti fondi del presidente Nasser Al Khelaifi, che con i suoi petrodollari sta...

Alessandro De Felice

In un periodo di austerity in ogni campo, fa specie vedere il PSG spendere e spandere come se non ci fosse un domani. A fare la differenza sono ovviamente gli infiniti fondi del presidente Nasser Al Khelaifi, che con i suoi petrodollari sta monopolizzando il mercato. Ma l'interrogativo principale è: per quale motivo Platini non interviene, come già fatto in passato con altre squadre?'Le Roy' ha chiesto ai club del vecchio continente di limitate le perdite  a 45 milioni di euro per gli esercizi 2012, 2013 e 2014, ulteriormente da ridurre in 30 milioni di euro negli esercizi 2015, 2016 e 2017 prima della fatidica annata del 2018 dove tutto dovrà essere a norma.Ci sono due scuole di pensiero che si sono sviluppate in questi ultimi tempi: secondo alcuni il presidente dell'Uefa prenderà provvedimenti solo a bilancio chiuso, mentre per altri c'è un qualcosa di molto più sospetto dietro il silenzio del capo del calcio europeo. L'avvocato Laurent Platini (figlio di Michel) lavora dal gennaio 2011 per la Qatar Sports Investment, una branca della QIA, società che manco a dirlo controlla il PSG. L'ipotesi del gioco di affari familiari non piace a nessuno, ma solo 'Le Roy' potrà fugare ogni lecito dubbio.