Fuori Julio Cesar e fuori Buffon, dentro Castellazzi e Storari. Largo alle riserve insomma. Il match di San Siro vedrà infatti in campo i "secondi" estremi difensori di Inter e Juventus. Il quotidiano milanese Il Giornale analizza la situazione alla vigilia del derby d'Italia.«Gioca Luca Castellazzi, in fondo a Bergamo ha fermato Denis dagli 11 metri e ha salvato l’Inter. Ne aveva parlato proprio con Paolo Orlandoni, 39 anni, che sabato gli farà da dodicesimo: "Oh, lo sai che non mi capita mai di parare un rigore?". È che non dà tutta questa fiducia, la gente ha ancora in mente Catania, lui senza colpe specifiche ma anche l’impressione che l’Inter giocasse senza portiere. Oppure Monza, ultima amichevole precampionato, con Julio Cesar il primo tempo finisce 1-0, entra lui e il Chievo ne fa tre.Dettagli in un campionato che emette un verdetto e la giornata successiva lo ribalta. Castellazzi giù, Castellazzi su, lunedì tutti a parlare della crisi Juve, adesso è prima. L’Inter è il simbolo, un’amaca basculante, nessun cambio di passo nel sole e nella tempesta, una giornata sì e l’altra da dimenticare in fretta. La serie A è questa, dopo otto giornate la Juventus è ancora imbattuta ma da quando si assegnano i tre punti per la vittoria, stagione 1994-95, mai capolista ha avuto un punteggio così basso dopo 8 partite, 16 punti.Dicono sia bello perché è incerto. Incerto è meglio di mediocre o scarso...».
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Inter-Juve, specchio della mediocre Serie A
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