Walter Mazzarri rivede San Siro, ma lo sguardo dei più curiosi sarà verso il posto di Massimo Moratti perché anche se Erick Thohir sta facendo di tutto e di più per rimodellare a suo piacimento la creatura nerazzurra, il fantasma del passato resta. Ad accogliere l’Inter quella fetta di pubblico che a fine campionato aveva urlato al suo allenatore di fare le valigie, trentacinquemila persone o poco più a cui si chiede ancora una volta fiducia e pazienza. L’anno di transizione è alle spalle, le scusanti sono nel cassetto quindi non resta che far vedere qualcosa di nuovo, e di più convincente, rispetto agli ultimi dodici mesi. Il tecnico, che ieri dopo una scivolata si è pure fratturato il metacarpo della mano sinistra, ha già premuto il tasto reset: «Si sta creando un gruppo solido. quando va in campo dà l’anima. A Guarin, ad esempio, ho detto di azzerare tutto».
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Inter-Sassuolo, ci sarà Moratti? Intanto ieri è stato in ritiro con la squadra
Walter Mazzarri rivede San Siro, ma lo sguardo dei più curiosi sarà verso il posto di Massimo Moratti perché anche se Erick Thohir sta facendo di tutto e di più per rimodellare a suo piacimento la creatura nerazzurra, il fantasma del passato...
Thohir seguirà la partita dall’Indonesia, tutti si chiedono se Moratti sarà allo stadio. Intanto ieri sera , dopo un periodo di lunga assenza, è stato in ritiro con la squadra. Proprio come ai vecchi tempi. L’umore dell’ex presidente non è eccelso, ma magari la passione prevarrà sul desiderio di mollare tutto e uscire dall’orbita interista. I motivi per assistere a Inter-Sassuolo del resto non mancano. Dovrebbe rientrare Palacio, in ballottaggio con Osvaldo (favorito) per far coppia con Icardi e magari anche con Hernanes e Kovacic, come vorrebbero gli amanti del calcio offensivo a cui Mazzarri ha dedicato un pensiero poco sereno: «Qualche genio dice che sono prudente e che non oso. Noi per caratteristiche siamo una delle squadre più offensive». La qualità non mancherà nel Sassuolo: c’è l’uomo del momento ovvero Simone Zaza definito da Mazzarri «uno che prima opoi sarebbe esploso per le grandi capacità tecniche». Ci sarà la curva nord vuota per la vecchia sanzione che riguardava i cori di discriminazione territoriale. L’ultima eredità scomoda di un periodo da dimenticare.
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