Xavier Jacobelli, direttore di quotidiano.net, analizza così la disfatta nerazzurra in terra tedesca: "I campioni uscenti hanno giocato come avrebbero dovuto fare a San Siro dove, invece, hanno compromesso tutto con il secondo, sciagurato fiasco stagionale. Con Lucio, invece, quella nerazzurra è sembrata un'altra difesa (anche se il brasiliano non è esente da colpe sul gol dell'immortale Raul che ha portato a 72 il suo record di eurogol) e il primo a giovarsene è stato Ranocchia. L'Inter ci ha provato, con orgoglio e con dignità, ma è difficile scalare l'Everest in novanta minuti quando sei già in debito d'ossigeno."
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Jacobelli: “Scalare l’Everest senza ossigeno è difficile. Nagatomo ok. Benitez….”
Xavier Jacobelli, direttore di quotidiano.net, analizza così la disfatta nerazzurra in terra tedesca: “I campioni uscenti hanno giocato come avrebbero dovuto fare a San Siro dove, invece, hanno compromesso tutto con il secondo, sciagurato...
Una partita in cui i senatori non sono riusciti ad insistere, mentre i gregari hanno onorato pienamente la maglia: "Sneijder, Eto'o, Maicon e Milito hanno steccato la partita che non dovevano sbagliare. Gli altri ci hanno messo tutto ciò che avevano in corpo, ma non è bastato. Lungo la fascia di competenza, Nagatomo è risultato sicuramente la nota più positiva della serata: il giapponese ha mostrato dinamismo, grinta, personalità. Adesso che si dovranno gettare le basi per ritentare l'assalto alla Champions nella prossima stagione, è chiaro che l'ex cesenate meriti un posto di riguardo."
Infine, Jacobelli, girando ancora una volta il coltello nella piaga, si schiera dalla parte di Rafa Benitez che appena arrivato a Milano aveva tentato di portare avanti un progetto serio senza l'appoggio della società: "La verità è che aveva ragione Benitez e l'abbiamo detto e ridetto in beata minoranza quando Rafa è stato cacciato. L'estate scorsa, aveva inutilmente chiesto di svecchiare l'organico più vecchio dei campionati europei (età media: 29,6 anni) ingaggiando almeno tre rinforzi di prima qualità. In società non l'hanno ascoltato, anzi, l'hanno addirittura cacciato in dicembre e, per giunta, dopo che lo spagnolo aveva tagliato due traguardi su tre (Supercoppa di Lega e mondiale per club). Due imprese che, alla luce delle difficoltà e dell'ammutinamento di mezza squadra contro Benitez, oggi hanno del miracoloso".
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