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Juan: “Non ho detto ladro all’arbitro. So che mi arrabbio facilmente ma…”

E’ il momento delle scuse per Juan Jesus. Il centrale dell’Internacional di Porto Alegre, subissato di critiche dopo l’espulsione per proteste contro la Fluminense, ha chiesto scusa alla società e ai tifosi per l’episodio...

Daniele Mari

E' il momento delle scuse per Juan Jesus. Il centrale dell'Internacional di Porto Alegre, subissato di critiche dopo l'espulsione per proteste contro la Fluminense, ha chiesto scusa alla società e ai tifosi per l'episodio ma ha respinto le accuse dell'arbitro Sandro Meira Ricci, che ha detto di essere stato chiamato "ladro" dal difensore brasiliano:

"Sono qui - ha detto Juan, come riferisce fcinter1908.it - per chiedere scusa ai tifosi, al presidente e ai miei amici. Ora è il momento di pensare solo a lavorare. Ho detto all'arbitro che stava fischiando troppo, l'ho insultato ma non l'ho mai chiamato ladro"

Juan, dopo l'espulsione, è stato fischiato dai suoi tifosi: "Non posso dire nulla, è il prezzo che devo pagare per il mio gesto. Chiedo scusa per l'espulsione. Ho provato vergogna nel rivedermi. Fuori dal campo non sono così", ha comentato il difensore, che ha ammesso anche di avere un carattere difficile.

"So di avere un carattere difficile, mi arrabbio facilmente, ma sto cercando costantemente di migliorare. Ho parlato anche con la mia famiglia, e mia madre mi ha chiesto di essere più calmo. Quello che è successo è stato brutto, anche perché la mia famiglia era allo stadio".