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Kharja a IC: “Ringrazio l’Inter per la fiducia. Adesso vogliamo la Tim Cup”

Da appena cinque mesi in nerazzurro, ma con tanta voglia di indossare ancora questa maglia. Dagli studi di Inter Channel, Houssine Kharja traccia un bilancio della sua esperienza nell’Inter da gennaio a oggi, ma ad “A tu per tu”...

Francesco Parrone

Da appena cinque mesi in nerazzurro, ma con tanta voglia di indossare ancora questa maglia. Dagli studi di Inter Channel, Houssine Kharja traccia un bilancio della sua esperienza nell'Inter da gennaio a oggi, ma ad "A tu per tu" (in onda all'interno di Countdown) confida anche le sue speranze per il futuro:

Houssine, siamo allo sprint finale della stagione, mancano le ultime 3 partite, considerando la finale di Tim Cup, e fa un gran caldo. Per fortuna a Napoli si gioca di sera...

"Questa è sicuramente una bella notizia. Siamo arrivati alla fine e abbiamo visto che nelle ultime partite, soprattutto in quella contro la Fiorentina abbiamo faticato tanto, ma abbiamo comunque dato prova di ottime prestazioni. Anche con la Roma c'era un caldo umido, abbiamo faticato anche lì, ora andremo a Napoli, mancano due partite di campionato nelle quali vogliamo conquistare i 6 punti. Poi, ci sará questa finale all'Olimpico" di Roma dove bisognerà vincere il terzo titolo stagionale".

Tornando al freddo gennaio, come ti immaginavi questi cinque mesi nell'Inter?

"A livello personale, sicuramente non mi aspettavo subito questa fiducia da parte dell'allenatore, di giocare così tanto perchè sono arrivato negli ultimi giorni di gennaio, si parla di tre, quattro mesi finora. Sono molto contento, soddisfatto, ho avuto parecchie opportunità e mi sono inserito subito bene. Inoltre, quando sono arrivato ho avuto un'accoglienza bellissima, sia da parte della società che da parte dei compagni. Per questo motivo, voglio ringraziare tutti perchè mi hanno subito fatto sentire uno di loro. Io ho provato a ricambiare con le prestazioni sul campo e, a parte un periodo di flessione e affaticamento, credo di aver fatto bene e spero di continuare qui, in modo da poter dimostrare ancora tanto".

A proposito di dimostrazioni, hai dato prova di poter coprire tante posizioni a centrocampo...

"Nasco come centrale davanti alla difesa, poi ho ricoperto diversi ruoli, ma a me ciò che importa è giocare. Certamente, non sono venuto qui pretendendo di essere titolare, sicuramente no. Sono qui per mettermi a disposizione degli altri e quando Leonardo ha bisogno di me, scendo in campo in qualsiasi ruolo. Quando ne ho avuto l'opportunità, ho sempre dato il mio contributo in copertura, perchè a livello offensivo qui ci sono tanti giocatori che fanno la differenza anche da soli. Per questo, la mia priorirtà era dare una mano a livello difensivo. Poi, se arriva anche un gol o un assist sono cose in più, ma a me piace giocare in qualsiasi ruolo, dare una mano alla squadra e, ribadisco: non sono venuto qui con la presunzione di essere titolare, tutt'altro sono qui per lavorare, migliorare giorno dopo giorno, so di essere con tanti campioni e sono qui per imparare da loro e dare il mio contributo".

Ma Kharja è qui anche per guadagnarsi una conferma, essendo arrivato con la formula del prestito. Pensi mai al fatto di essere valutato economicamente in base alle tue prestazioni in campo?

"Essere in prestito non è mai una cosa facile perchè si sa che la riconferma dipende dalle tue prestazioni, ma anche da come ti comporti fuori dal campo. Io spero di aver fatto bene in entrambi i sensi e anche di rimanere qui perchè l'Inter mi fa sentire in famiglia e mi trovo benissimo. Poi, accadrà quel che accadrà, ma io spero di restare qui, anche a lungo, sapendo però che l'ultima parola spetta all'Inter".

Edinson Cavani prima del derby aveva detto che tifava Inter perchè così i nerazzurri avrebbero battuto il Milan, fatto il sorpasso e, usciti sconfitti dal match con il Napoli, i partenopei avrebbero vinto lo scudetto. Possiamo dire che ha indovinato tutto...

"Sicuramente prima del derby si parlava di questo Napoli-Inter come di una partita che avrebbe deciso lo scudetto".

Invece, adesso che cosa è diventata?

"Una partita che vale il secondo posto, che è sempre un posto importante anche se non si tratta più del prestigio legato alla vittoria dello scudetto. I nostri avversari vorranno assicurarsi il posto matemtaico in Champions League, che noi abbiamo già raggiunto la settimana scorsa. Sarà una gara tra due squadra che cercheranno di dare spettacolo, ci sarà lo stadio pieno e poi quelle tra Inter e Napoli sono sempre delle bella sfide, soprattuto con il campionato di quest anno".

Possiamo dire che, con il Milan già campione d'Italia, per l'Inter è stato molto più importante vincere a Napoli in Coppa Italia, considerando che quella vittoria ci ha consentito di arrivare poi in semifinale?

"Quest'anno lo scudetto è andato al Milan, la squadra che ha dimostrato di avere più continuità in termini di risultati anche se, secondo me, la più forte rimane l'Inter. Adesso abbiamo l'opportunità di portare a casa un terzo trofeo, che per me e altri compagni sarà il primo, ma per gli altri sarà il terzo. Ora dobbiamo concentrarci prima sulla partita di domenica, poi sul Catania e poi sulla sfida con il Palermo per poter regalare così un'altra soddisfazione ai nostri tifosi".

Quando sei arrivato all'Inter avevi promesso di fare doppia cifra nelle marcature...

"(ndr.:sorride) Sicuramente il gol mi manca, ma come ho detto prima quando sono arrivato in questo gruppo la mia priorità era dare un aiuto difensivo alla squadra. Magari poi, può capitare che si perda qualcosa nelle ripartenze, ma sono convinto di poter dare ancora qualcosa in più. Spero di rimanere in questa squadra per riuscirci".

Promuovi il turismo, meglio Marrakech o Casablanca?

"Casablanca è un luogo molto moderno, commerciale. Marrakech è bellissima e c'è tanto divertimento. Fès, dove ho vissuto io, è un luogo imperiale dove la vecchioa città è una delle più visitate in Marocco, una delle più belle. Il Marocco è un paese bellissimo, consiglio a tutti quanti di andare a visitarlo".