Quella di ieri è stata una stravittoria, che in qualche modo alimenta il sogno inconfessabile dello stramiracolo: la zona Champions è a soli sette punti e mancano otto giornate. Il pomeriggio inizia con Stramaccioni che nello spogliatoio dice ai giocatori: «Non devo convincervi che siete i migliori di tutti» e finisce con lo stesso spogliatoio che è sede di un turbinìo di abbracci, baci e felicitazioni con dentro Moratti, i dirigenti, il nuovo allenatore e tutti i giocatori, compresi Sneijder e gli altri che erano in tribuna. Non perché sia una finale di Champions ma perché tutti hanno una gran voglia di sentirsi di nuovo vivi, e se stessi. L’Inter nel frattempo è tornata a giocare al calcio, pur con i suoi limiti di dinamismo (emersi nella ripresa, quando come al solito le gambe si fanno flebili) e di copertura difensiva, ma dalla cintola in su si scorgono improvvisi bagliori. Dopo un avvio faticoso, si è subito intravista una manovra offensiva più frenetica e incisiva con Zarate sorprendentemente pietra angolare del terzetto offensivo.
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La Repubblica: «Stramaccioni nello spogliatoio carica i giocatori dicendo…»
Quella di ieri è stata una stravittoria, che in qualche modo alimenta il sogno inconfessabile dello stramiracolo: la zona Champions è a soli sette punti e mancano otto giornate. Il pomeriggio inizia con Stramaccioni che nello spogliatoio dice ai...
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