in evidenza

La Stampa: “Plotone d’esecuzione”

Per i giornalisti della Stampa la questione Inter sta assumendo i toni dell’uno contro tutti, Gasperini contro società e giocatori. Dello scarso feeling del nuovo tecnico con presidente e dirigenti già si è parlato fin dai primi giorni di...

Alessandro De Felice

Per i giornalisti della Stampa la questione Inter sta assumendo i toni dell'uno contro tutti, Gasperini contro società e giocatori. Dello scarso feeling del nuovo tecnico con presidente e dirigenti già si è parlato fin dai primi giorni di ritiro, adesso addirittura si parla di una squadra che non segue più il proprio mister. Addiritura il quotidiano riporta di un aneddoto riguardante l'ultima partita persa contro i turchi: Gasperini avrebbe chiesto ai suoi giocatori di schierarsi immediatamente con il 4-3-2-1, ma Sneijder si sarebbe rifiutato di eseguire la disposizione rimanendo a giocare nella posizione a lui più gradita di vertice alto del rombo. Segnali non certo incoraggianti di un malumore e di una confusione che tocca tutti gli ambienti del mondo nerazzurro.

Gasperini è vittima di una continua delegittimazione da prte sia dei giocatori che del presidente e si sente sempre più con le spalle al muro con un plotono d'esecuzione pronto a fucilarlo e la data di condanna potrebbe essere proprio sabato con la sfida alla Roma. Nonostante le rassicurazioni di Moratti la panchina già in bilico potrebbe rovesciarsci completamente in caso di brutta prestazione con i capitolini, a meno che il patron nerazzurro voglia prolungare l'agonia del tecnico fino a Dicembre, come fatto la passata stagione con Benitez.

Indipendentemente dai gusti personali, ossia il fatto che un allenatore possa piacere più o meno, dovrebbe far rifletter il comportamento di alcuni giocatori, unanimametnte ritenuti campioni, che non sono in grado di comportarsi come professionisti scendendo in campo per fare il loro dovere, ma si limitano a fare i capricci, a incrociare le braccia e a tenere il muso. Non si può sapere quale anatema abbia lanciato Mourinho uscendo dalla porta di servizio del Barnabeu, però dall'addio del portoghese lo spogliatoio nerazzurro si è trasformato da covo di campioni in ritrovo di bambini capriccioso ed intrattabile. Questo dovrebbe far rifletter il presidente, altro che difes a 3 o a 4.