Durante la conferenza stampa della vigilia di Inter-Lecce si parla anche di percorsi di crescita, dell'Inter e dello stesso Leonardo. L'allenatore ammette:"Io devo ancora crescere in tante cose e sono consapevole che non arriverò mai al cento per cento, ma non ho affatto problemi ad ammettere a me stesso e agli altri che mi manca ancora qualcosa. Sono fatto in un certo modo e non ho la pretesa di sapere tutto". E l'Inter in che cosa dovrà crescere in questo finale di stagione? A Leonardo la risposta: "Credo che la caratteristica migliore di questa squadra sia la concentrazione, che è al massimo, sempre. Un gruppo che è capace di gestire tutti questi momenti ha una base perfetta sulla quale costruire gli obiettivi futuri. Poi, credo che quello che c'è oggi è un entusiasmo positivo, non quello che debba essere vissuto con la paura di che facendo così, possa succedere qualcosa di negativo".
in evidenza
Leonardo:” Come allenatore devo ancora crescere e sul Giappone…”
Durante la conferenza stampa della vigilia di Inter-Lecce si parla anche di percorsi di crescita, dell’Inter e dello stesso Leonardo. L’allenatore ammette: “Io devo ancora crescere in tante cose e sono consapevole che non...
Di una crescita, continua, inarrestabile è protagonista Samuel Eto'o: "Lui oggi è nel gruppo dei giocatori migliori al mondo, senza alcun dubbio. Se andiamo a vedere che cosa ha fatto Eto'o dal 2005 ad oggi, non troviamo nessuno che ha fatto lo stesso. Vincere come lui, essere decisivo quanto lo è stato e lo è lui, lo ha fatto Milito qui all'Inter in una stagione, ma Eto'o lo ha fatto per tre volte. È un giocatore incredibile, arrivato al pieno della sua maturità, che ha acquisto una responsabilità enorme e che ha ancora una fame pazzesca".
Leonardo ritorna poi a parlare del terremoto che ha devastato il Giappone: "Tutti noi abbiamo vissuto questa tragedia anche se non riusciamo a darne una dimensione perchè non possiamo immaginare realmente qualcosa del genere. Possiamo pensare a quello che tempo fa, è accaduto in Umbria, nell'Aquila, catastrofi enormi, ma questa è stata molto più grande, quindi conoscendo il popolo giapponese e la capacità che ha di superare tanti problemi, il mio augurio è quello di cercare di essere il più vicini possibile in un momento così delicato".
Infine, un giornalista giapponese riporta l'emozione del suo popolo alla visione del messaggi inviati da Leonardo nelle interviste del post partita di Bayern Monaco-Inter, a quella di Nagatomo sventolare la bandiera giapponese al termine del match e quella di Eto'o che abbraccia Yuto. Una notte magica che ha permesso, seppur per qualche breve istante, ai giapponesi di pensare ad altro. L'allenatore nerazzurro si rivolge direttamente al giornalista dicendo: "Le sue parole mi emozionano e colgo l'occasione per chiarire una cosa: io non mi permetterei mai di usare una tragedia simile per giustificare un risultato negativo della mia squadra. Dire che non sono un buon allenatore, che ho sbagliato a fare certe scelte, questo non mi da fastidio, ma non arrivare a tanto. La situazione è stata questa: parlando del risultato non era stato positivo per l'Inter, alcuni rappresentanti della stampa giapponese mi hanno chiesto se avevo un messaggio da inviare ai loro connazionali. Io ho provato quasi dell'imbarazzo. Con quelle mie parole volevo semplicemente provare a spiegare quanto mi sentivo piccolo a parlare di una situazione calcistica, mentre c'era un popolo che si trova ad affrontare qualcosa di molto, molto più importante. Poi, qui non ci vuole molto tempo a prendere l'altro in giro, ma ripeto, fatelo su tutto quello che riguarda il calcio, su una mia filosofia, ma non su una cosa del genere non credo ci sia tanto da scherzare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA