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Lucas, Moratti aveva detto niente aste. Leo sfrutta le sue conoscenze, ma…

Quarantacinque mln e chi mai direbbe di no? L’offerta degli sceicchi del Paris Saint Germain ha sicuramente fatto la differenza con l’Inter e con lo United nella corsa a Lucas. La società nerazzurra non ha mai illuso troppo i suoi...

Eva A. Provenzano

Quarantacinque mln e chi mai direbbe di no? L'offerta degli sceicchi del Paris Saint Germain ha sicuramente fatto la differenza con l'Inter e con lo United nella corsa a Lucas. La società nerazzurra non ha mai illuso troppo i suoi tifosi: tra i dirigenti c'è sempre stata una certa calma nelle dichiarazioni.

Il presidente Massimo Moratti lo aveva detto: "Lo faremo, ma solo con il buon senso". Tradotto: niente aste. C'è da capire - se come dicono - il massimo dirigente interista ha deciso di non chiudere nonostante il prezzo di favore, quello da venticinque mln di euro, e se anche quelli sono stati ritenuti troppi. Branca sarebbe tornato in Italia con un accordo di massima: davvero si è deciso di non volere puntare sull'attaccante tanto sognato neanche alla metà di quanto lo pagherà adesso il club parigino? Insomma, l'asta era già cominciata mentre i nerazzurri trattavano o è cominciata quando l'Inter ha deciso di non affondare il colpo?

Oggi il numero uno di Corso Vittorio Emanuele sembra averla presa con filosofia: "E adesso che si fa? Intanto abbiamo risparmiato. Alternative? Ramirez? Mi piace, ma mi piacciono anche altri giocatori". Insomma, una resa definitiva.

Leonardo, direttore generale del Psg, ha centrato un altro colpaccio (dopo Lavezzi, Verratti, Thiago Silva e Ibra) sfruttando i suoi buoni rapporti con Ribeiro che era stato il suo agente quando ancora giocava a calcio e quelli con il San Paolo (squadra con cui ha giocato ben due volte in carriera). In ogni caso, quando hai a disposizione grossi capitali tutto diventa estremamente più semplice. E questa è la morale di una favola senza lieto fine.