Roberto Mancini è entrato nella storia. Dopo il successo tennistico contro lo United il tecnico di Jesi ora è uno che conta per davvero nel calcio d'élite. Ha preso a pallonate nientemeno che Sir Alex Ferguson. A Extratime, inserto della Gazzetta dello Sport Mancio confida: «Vado a casa e mi metto in tuta, la tensione mi ha sfinito, fatico a stare in piedi. Sei a uno, ma vi rendete conto? Questa è una partita che tutta Manchester, tifi City o United, ricorderà per sempre». Poco dopo il fischio finale è arrivata la telefonata di un gongolante Khaldoon Al Mubarak, il presidente del club, che ha seguito la gara ad Abu Dhabi assieme allo sceicco Mansur.Due i rimpianti, confessati a mezza voce: «Se Arsenal e Barcellona non si fossero messi d’accordo, Fabregas sarebbe venuto da noi. E poi c’è Robinho, che ho provato a trattenere perché lo giudico molto bravo; ma non c’è dubbio che sia più adatto alla Serie A».
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Mancini nuovo re di Manchester: «Che impresa. I miei rimpianti…»
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