Mazzarri e il mistero della punta. Serve una prima o una seconda?

Walter Mazzarri potrebbe non essere così integralista come invece viene descritto. E' vero, il tecnico toscano rimane molto legato alla sua concezione di calcio, marchiata a fuoco con un sistema tattico ripetutto nel tempo, (3-5-2) tuttavia, nel corso degli anni ha sviluppato nuove idee e concezioni di gioco che maggiormente si confanno al calcio moderno.

Un esempio: nel corso delle conferenze stampa tenute ad Appiano Gentile, Mazzarri ha spesso fatto notare come apprezzi l'utilizzo del falso nueve o della finta punta, che dir si voglia. Ricorderete, come alla vigilia di Inter-Fiorentina, vedesse l'assenza di Gomez come un vantaggio per la squadra gigliata, che proprio a causa dell'infortunio del bomber tedesco, avrebbe potuto togliere importanti punti di riferimento in mezzo al campo. 

I punti di riferimento: è su questo concetto che Walter Mazzarri sta concentrando il proprio lavoro. Proprio per questo motivo, non sarebbe così scontata - da parte del tecnico toscano - la richiesta della prima punta d'area di rigore. L'ex tecnico di Napoli e Samp apprezza molto il lavoro che Rodrigo Palacio sta svolgendo da falsa prima punta e non è assolutamente da escludere che voglia continuare ad utilizzarlo in questo modo, magari offrendogli una spalla più concreta di Guarin che messo lì davanti non offre elevate garanzie. 

Lavezzi, Lucas, ecc, potrebbero sicuramente essere nomi fuori portata per il valore economico che detengono, ma il loro profilo tecnico/tattico potebbe interessare all'Inter per lo svliluppo del gioco che Mazzarri vorrebbe proporre. Insomma, serve la punta, è vero. Ma non è detto che sia di sfondamento e l'ipotesi Lucas in prestito oneroso, sarebbe un'occasione da non lasciarsi assolutamente scappare.