La cosa positiva, si fa per dire, è il fatto che, dopo la sberla contro il Cagliari, la squadra possa avere imparato la lezione.Mazzarri stesso, di solito restio all’autocritica, ieri ha fatto mea culpa addossandosi tutte le responsabilità e facendo da scudo alla squadra. Nel giorno in cui, l’hashtag #Mazzarrivattene ieri era al terzo posto tra i trend di twitter, il tecnico nerazzurro ha provato a fare ordine: “Ho visto subito che non eravamo lucidi. Sembravamo imbambolati e arrivavamo sempre dopo sul pallone. Ho sbagliato io, dovevo far riposare qualche giocatore reduce da 3-4 gare consecutive. Non volevo nemmeno cambiare la disposizione tattica e così è venuto il primo gol. Poi siamo rimasti in dieci. Una squadra esperta li avrebbe aspettati per giocarsela nel secondo tempo. Invece ne abbiamo presi altri tre e anche aver tenuto bene il campo nella ripresa è servito a poco. Una gara troppo brutta per essere vera. Ma resta una lezione per tutti. Ora bisogna ripartire, parlando poco”.Ripartire certo, ma con un problema in più e cioè gli esterni. In effetti a Firenze Nagatomo sarà squalificato, Jonathan è affaticato al polpaccio e ieri si è fermato anche Dodò per un dolore al ginocchio sinistro. Oggi gli esami del caso, ma non sembrerebbe una cosa grave.
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Mazzarri fa mea culpa. Serve reagire, ma ora c’è il problema esterni
La cosa positiva, si fa per dire, è il fatto che, dopo la sberla contro il Cagliari, la squadra possa avere imparato la lezione.Mazzarri stesso, di solito restio all’autocritica, ieri ha fatto mea culpa addossandosi tutte le responsabilità e...
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