Il lavoro di Walter Mazzarri all’Inter non sta avendo i frutti sperati e non sta dando i risultati che, ad esempio, aveva ottenuto a Napoli.Il gruppo non riesce ancora ad assimilare i codici di lavoro e la squadra gioca un brutto calcio a differenza del Napoli che era molto più spumeggiante. Il motivo? Secondo la Gazzetta dello Sport il problema principale sono le fasce. Per poter fare il calcio che ha nella testa, il tecnico nerazzurro ha bisogno di giocatori forti sulle fasce che ora non ha. All’Inter, nè Jonathan né Nagatomo hanno eguagliato il rendimento, ad esempio di Zuniga. Si tratta di pedine che in una rosa ci possono stare, ma come alternative a un Maicon e a un Brehme, non da titolari.
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Mazzarri ha scoperto che non ha giocatori per il 3-5-2: fasce scarse e davanti…
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Secondo problema: l’attacco. I nerazzurri oggi non hanno in rosa un Cavani, per esempio, cioè un attaccante capace di tornare e partire da centrocampo sì da sfruttare gli spazi che il Napoli si ricavava arretrando, ma non hanno neanche un Lavezzic, ioè la punta veloce e abile in dribbling; e, infine, manca Hamsik, che cambiava il 3-5-2 di base in un più ficcante 3-4-3.In nerazzurro Mazzarri ha un centravanti classico, Icardi, e uno in ritardo di condizione, Palacio. Ad oggi, l’unico giocatore giusto per la causa potrebbe essere Osvaldo ma sino ad ora, oltre a non essere tutto dell’Inter, non ha avuto la possibilità di essere continuo.A centrocampo gli elementi bravi nel palleggio, cioè Hernanes, Kovacic e Guarin, non riescono a fare reparto, nel senso che insieme non possono giocare con le due punte per problemi di equilibrio. In definitiva Mazzarri si trova ad allenare un gruppo con caratteristiche non proprio compatibili per il suo modo di fare calcio e questo a giugno potrebbe costargli caro.
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