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Mazzarri riparte: nessun alibi e concretezza sotto porta

L’Inter, o quello che ne è rimasto, si è ritrovata ieri alla Pinetina. Walter Mazzarri ha riunito i non-nazionali e ha fatto un discorso molto articolato per allontanare eventuali fantasmi, nocivi cedimenti e per confermare che la strada è...

Riccardo Fusato

L’Inter, o quello che ne è rimasto, si è ritrovata ieri alla Pinetina. Walter Mazzarri ha riunito i non-nazionali e ha fatto un discorso molto articolato per allontanare eventuali fantasmi, nocivi cedimenti e per confermare che la strada è quella giusta da seguire e sulla quale è necessario insistere, insistere, insistere.

Uno degli argomenti principali è stato quello di convincere tutti che quello contro la Roma è stato solo un incidente di percorso che non deve assolutamente creare delle crepe nel lavoro fatto sino ad ora. In sintesi Mazzarri avrebbe espresso questi concetti: "Andiamo avanti coi nostri convincimenti e col nostro progetto. La strada è quella giusta e dobbiamo seguirla con sempre maggior convinzione, credendoci e correggendo gli errori fatti”.

L’altro aspetto affrontato dal tecnico sono gli alibi e, soprattutto, riprendere ad allenare ancora di più quel famoso istinto da killer sotto porta che era costato caro soprattutto contro il Cagliari, quando la squadra fece 6 tiri nello specchio della porta ricavando solamente un gol.