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Mihajlovic: “Per me l’Inter è ancora la squadra da battere. Su Ibra vi dico che…”

Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic hanno in comune un passato nerazzurro. Entrambi sono stati protagonisti nell’Inter di Mancini. L’attuale allenatore della Fiorentina, a Contro Campo, rivela un retroscena che ha per protagonista lo...

Eva A. Provenzano

Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic hanno in comune un passato nerazzurro. Entrambi sono stati protagonisti nell’Inter di Mancini. L’attuale allenatore della Fiorentina, a Contro Campo, rivela un retroscena che ha per protagonista lo svedese. “Gli ho chiesto perché quando vestiva la maglia interista non si impegnava così tanto a difendere e mi ha risposto che ha capito: se voleva rompere le scatole ai compagni che non facevano il loro dovere in gara, doveva cambiare atteggiamento e iniziare a dare l’esempio”, racconta.

La discussione si sposta sul campionato della Beneamata e l'ex calciatore interista dice: “Se Leonardo ci fosse stato dal primo giorno? Beh, io ho una grande stima di Benitez, è un ottimo allenatore, ma ha avuto una serie di infortuni che lo hanno penalizzato e hanno fatto scappare il Milan. Credo che però a pieno organico l’Inter sia ancora la squadra da battere. Se l’avessi allenata io? Non sarebbe cambiato nulla, nessuno può fare miracoli”.

Io l'Inter l’ho vista abbastanza bene -aggiunge- e penso che se Moratti lo ha scelto in prima persona riconfermerà Leo. Al posto suo, non sarei passato da una sponda all’altro di Milano. Io il Milan o la Roma non le allenerei mai. Lo so che può sembrare assurdo, ma sono fatto così, non ce la farei: se dico una cosa la faccio. Mancini? Non credo tornerà in Italia”.

Infine una battuta sul giovane Coutinho che ha segnato un gol su punizione alla sua Fiorentina. Lui era uno specialista. “Bel gol, ma la barriera non è messa benissimo. Nella mia vita ho sbagliato più rigori che punizioni”.