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Mura: «Stramaccioni italianista intelligente. Mi spiego…»

Su La Repubblica di oggi, Gianni Mura benedice Andrea Stramaccioni e conia per lui una nuova definizione, al netto dei vari “provinciale” e “spensierato: «Spero di non urtare la sensibilità di Andrea Stramaccioni definendolo un...

Lorenzo Roca

Su La Repubblica di oggi, Gianni Mura benedice Andrea Stramaccioni e conia per lui una nuova definizione, al netto dei vari "provinciale" e "spensierato: «Spero di non urtare la sensibilità di Andrea Stramaccioni definendolo un italianista intelligente. L’aggettivo va preso in senso etimologico: leggere dentro (dentro le partite), ma anche pre-leggerle, per incanalarlea suo piacimento. Italianista, ammetto, è un sostantivo che può fargli drizzare il pelo. Quindi, italianista va spiegato, per evitare equivoci. Piccola premessa. Moratti ha detto che nessuno s’aspettava che il giovane tecnico lavorasse con tanto profitto. Nemmeno io me l’aspettavo, non solo per la scarsa esperienza di serie A ma per la difficoltà di riportare l’Inter ad alti livelli in tempi brevi. Invece la partita di sabato dice chiaro che sarà una corsa a due. La Juve imbattuta da 49 partite è stata battuta, ma non abbattuta. Prima o poi doveva perdere, magari con una piccola (come l’Inter col Siena), ma dalle ultime partite con Catania e Bologna era emerso un certo affievolimento collettivo. Non è stato il tridente a far vincere l’Inter, qui mi permetto di dissentire dai cori. Con la scelta del 3-4-3 Stramaccioni ha fatto capire, da subito, che non aveva paura della Juve. Bene. Ma finché ha mantenuto il tridente l’Inter non è andata oltre il pareggio su rigore. Ci sono due motivi per cui l’Inter ha vinto con pieno merito, facendo un favore all'interesse del campionato, ma, visti i risultati di ieri, più che altro a se stessa».