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“Nell’imprevedibilità  dell’Inter lo spazio per una speranza”

Difficile credere nelle favole. Ma c’è chi c’ha creduto quando gli altri lo ritenevano impossibile e poi ha scoperto di avere ragione. Non te l’aspetti che un quotidiano che di solito bacchetta l’Inter su tutti i fronti si...

Eva A. Provenzano

Difficile credere nelle favole. Ma c'è chi c'ha creduto quando gli altri lo ritenevano impossibile e poi ha scoperto di avere ragione. Non te l'aspetti che un quotidiano che di solito bacchetta l'Inter su tutti i fronti si metta a parlare di speranza, sembra quasi una presa in giro, sembra troppo. Però 'Il Giornale' stamattina s'è alzato di buon 'humor' e agli interisti ha voluto raccontare un altro finale di partita. 

CAMPIONATO - Milan a meno cinque in Serie A e a qualcuno non sembra così difficile da riprendere. "L’Inter è una squadra stanca, di nervi, di gamba e di testa. Se si guarda alla fatica davvero non ci sono speranze. Lo scudetto in apparenza non è un’impresa disperata, cinque punti a sette partite dalla fine non sono nulla di straordinario. Solo che un’altra rincorsa, tutta in salita, ti spacca le gambe, ti toglie energia. La scommessa più difficile, per paradosso, è proprio quella italiana. Sette partite senza sbagliare sono da squadra quadrata, con le ossa e il fiato a posto. Non sono da pazzi", si legge sull'articolo scritto dalla redazione de 'Il Giornale'. 

CHAMPIONS - Cinque gol incassati in casa all'andata non lasciano troppo spazio alle illusioni, però se si sogna: "In una partita sola tutto può succedere. La notte può cancellare la fatica e aprire le braccia ai miracoli. Sognare non è peccato. E allora immaginate. Milito che torna a buttare palle oltre la porta in pensieri, parole, opere e omissioni. Tirando di collo, di tacco, di punta, svirgolando, cadendo, sgommando esattamente come faceva un anno fa. Stankovic segna ancora da 50 metri al volo. Lucio rimette il lucchetto alla difesa e Sneijder la smette di giocare a tre palle cento lire con la speranza di far fuori il tipo con il laser e torna a segnare su punizione. E il quarto gol di Nagatomo, così il boato si sentirebbe fino in Giappone. Un finale da film hollywoodiano. The End".

ISTRUZIONI PER L'USO - Credere alle favole ci fa tornare bambini e gli interisti ne hanno sentite tante. Alcune si sono avverate e sembrava impossibile. Le parole che avete appena letto incitano alla speranza, all'immaginazione, alla fede. Ci vuole talento per credere nei miracoli senza lasciarsi travolgere da quello che accade quando poi il miracolo non si vede. Ci vuole equilibrio per poter raccontare un giorno: 'Ho provato a crederci e non avevo mai pensato di poterlo fare. Alla fine non è andata come poteva, ma ho imparato che sognare insieme all'Inter è una delle poche cose che rifarò sempre nella mia vita. A costo di perdere tutto, clamorosamente'. E' un giuramento d'amore. si decide di crederci, ma può andare male. Non ci sono certezze, c'è solo l'Inter e tutto quello che chi la ama davvero sa di lei.