Tommaso Ghirardi, presidente del Parma, sogna di trattenerlo ma sa che è durissima. L'Inter segue sviluppi e l'interesse non è banale gossip: l'hanno ammesso il presidente Massimo Moratti e il ds Piero Ausilio. La Juve si dibatte tra i pro e i contro di un ritorno clamoroso, incerta se riaccogliere un figlio o accumulare un gruzzolo da investire in ruoli più urgenti. Primo punto: Antonio Conte è innamorato. Due anni fa voleva Giovinco a Siena e nel 2007, nonostante fosse ancora un Primavera, laveva chiamato a Bari. Secondo punto: la società non ha controindicazioni. E vero che insediandosi aveva lasciato partire il ragazzo, ma ha seguito il percorso di maturazione attentamente e oggi lo ritiene prontissimo. Resistono, tuttavia, dubbi tattici e perplessità economiche.La Juve rischia di spendere una bella somma per un calciatore destinato alla panchina, benché l'approdo in Champions garantisca un ampio turnover. Giovinco, chiede almeno di giocarsela. La seconda riflessione è dipendente: una cifra di riscatto accessibile darebbe infatti coraggio alla Juventus, ma la valutazione del Parma va in direzione opposta e rischia di scombinare il budget complessivo. Prospettiva bianconera, ovviamente, perché in Emilia, semplicemente, ritengono di chiedere un prezzo equo: rapportano il rendimento di Giovinco a quello di reclamizzati top player e rivendicano la sua valorizzazione, coronata dalla maglia azzurra. Si dice che mediti di chiedere 15 milioni per la sua metà di cartellino: troppi, per Marotta, che potrebbe cercare di mitigare la spesa attraverso linserimento di contropartite o dirottare su altre soluzioni: cercare insieme al Parma un acquirente o rinnovare la comproprietà.Una pretendente dichiarata c'è, però è difficile immaginare che la Juve tratti direttamente con lInter. Non è questione di rivalità storica, incide il timore di rafforzare una concorrente scudetto e avventurarsi in unoperazione impopolare agli occhi dei tifosi: l'unica scappatoia potrebbe essere uno scambio, magari con Andrea Ranocchia che di Conte è stato allievo. C'è però il rischio che se altri club non bussano (o non hanno il gradimento di Giovinco, che ha già premesso di non voler fare il pacco postale), in mancanza d'intesa con il Parma, si arrivi alle buste. E se la forza bianconera allo stato attuale è superiore, l'appoggio di altri club a Ghirardi potrebbe giocare brutti scherzi.Difficile che si arrivi a tanto: i rapporti tra club, in particolare tra i presidenti, sono ottimi. Da oggi, ad ogni modo, tutto sarà più chiaro, perché Marotta, a cui spetta la prima mossa, dovrà esporsi sulla reale volontà: riabbracciare il calciatore oppure monetizzare. Non casualmente Ghirardi allarga le braccia: «Il futuro di Giovinco dipende dalla Juve, non da noi» .
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Parma e Juventus, incontro per Giovinco. E l’Inter aspetta…
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