Pillole di…Inter – Atalanta: le sei fotografie della partita

Ecco le 'pillole' della gara tra Inter e Atalanta:LE PAROLE DI BRANCA. Quella rilasciate a Sky nel pre partita. Dure, rabbiose, un tentativo vano di giustificare tutti gli errori/orrori di mercato. Aspetteremo tutti con ansia la sua conferenza stampa in cui ci spiegherà a fine anno quali sono i piani suoi e del 'suo' presidente, come ama chiamarlo lui. Oriali invece, dopo essere stato tacciato dallo stesso Branca, di non essere mai stato un dirigente, pare che agli amici abbia detto le stesse cose sul nostro direttore dell'area tecnica...LA FACCIA DI MORATTI. E' tutta un programma. Impassibile sull'errore di Milito dal dischetto, impassibile per tutto il primo tempo. Nel secondo si dilegua nel suo Sky Box e non si vede più. Solo sul finire del primo tempo si nota una morfologia diversa del volto, nel momento in cui invita tutti gli undici scesi in campo a recarsi li dove non batte il sole.IL RIGORE DI MILITO. Lo sbaglia a Verona, lo sbaglia in casa. Cambia l'angolazione ma purtroppo quello che non cambia è il risultato. Un errore ci sta, due no. La prossima volta forse sarà il turno di Pazzini. Anche perchè se è vero il detto "non c'è due senza tre..."ENTRI? NO! Il rifiuto di Forlan è un degno regalo in una giornata grigia. Viste le ultime inconcludenti prestazioni del tennista uruguaiano, i tifosi interisti hanno tirato un sospiro di sollievo quando l'hanno visto seduto in panchina nonostante la richiesta del tecnico Ranieri. Hanno risparmiato un bel pò di imprecazioni, con buona pace del nostro angelo biondo.RULLO COMPRESSORE. Zanetti, trentotto anni, cerca di dare sempre lo stimolo alla squadra. Nonostante la sua età è l'unico che corre, lotta e combatte come se non ci fosse un domani. O forse davvero un domani, per questa Inter, non esiste? Encomiabile il suo impegno. Clonatelo!FILIPPO. Dopo aver avuto Oronzo Canà in panchina durante la scorsa stagione, sugli spalti compare Altomare Secca. Per chi non lo ricordasse è il protagonista di "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio". Premio Oscar come 'attore protagonista' va a Filippo, il premio invece 'per la regia' va al padre che non perde occasione per mostrare la sua inventiva e il suo genio degno del teatro di Eduardo de Filippo. Per passare dall'allegoria al circo ci vuole poco. Nella prossima gara quindi prepariamoci a vedere sugli spalti il piccolo Filippo travestito da Moira Orfei con tigri ed elefanti al seguito. Per chi si chiedesse cosa ha combinato di tanto particolare il bimbo, ospite qualche settimana fa anche di una visita alla Pinetina, basti sapere che questa volta si è presentato con uno striscione anti sfiga rappresentante quadrifogli, peperoncino, staffe di cavallo e aglio. Che sia lui con queste iniziative a portare un pò di 'sfiga' a San Siro?