Cesare Prandelli per l'amichevole con la Romania di mercoledì a Klagenfurt è pronto a chiamare in azzurro Alessandro Diamanti e Alberto Aquilani. È quanto ha fatto capire lo stesso ct azzurro in una lunga intervista apparsa oggi sulla Gazzetta dello sport. Il tecnico azzurro ha inoltre confermato quanto già emerso dal club all'indomani della dura presa di posizione della Sampdoria nei confronti di Antonio Cassano: e cioè che non convocherà più il fantasista barese fino a quando non avrà risolto i suoi problemi con la società.
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Prandelli: “Sneijder pallone d’Oro. Cassano vuole lasciare il calcio”
Cesare Prandelli per l’amichevole con la Romania di mercoledì a Klagenfurt è pronto a chiamare in azzurro Alessandro Diamanti e Alberto Aquilani. È quanto ha fatto capire lo stesso ct azzurro in una lunga intervista apparsa oggi sulla...
Prandelli nell'intervista aggiunge inoltre un particolare: «Gli ho parlato - dice -, ho avuto l'impressione che volesse lasciare il calcio». Quanto al centrocampista del Brescia, afferma di averlo visto giocare contro la Juve, «ho trovato un Diamanti diverso, più continuo e dinamico. Mi è piaciuto il suo fair play, quando ha detto all'arbitro che Chiellini non aveva commesso fallo da rigore. Può meritare la convocazione». Su Aquilani invece conferma che è «un giocatore importante, è pronto per tornare». Prandelli - che ha partecipato a un forum in Gazzetta - ha ribadito su Cassano: «Ho detto che non avrei convocato giocatori che avessero mostrato poca educazione o tenuto comportamenti violenti. Quando un giocatore è fuori rosa non può andare in Nazionale. Non abbandonerò Cassano, però Antonio deve risolvere i suoi problemi con la Samp, che ha molte ragioni».
Se condanna Fantantonio, invece «assolve» Mario Balotelli per l'espulsione che gli è costata tre giornate di squalifica in Inghilterra: «Ero allo stadio del Manchester City, l'espulsione di Mario contro il West Bromwich non è stata dettata da impulsi cattivi. Balotelli stava giocando una partita vera, da calciatore vero. Cose normali». Il ct azzurro ha poi parlato di Santon («forse ha bruciato le tappe. Lo seguiamo. Può ancora fare una grande carriera») e di alcuni giovani interessanti della serie B, come l'empolese Fabbrini e il torinista Ogbonna, confermando che non chiamerà più gente come Del Piero, Totti o Gattuso («conto di non averne mai bisogno»). «Io resto ottimista - ha commentato - abbiamo giovani di valore». Per Prandelli nel campionato «non c'è un padrone» e il derby di Milano «sarà un grande spettacolo». Inoltre è convinto che la Lazio «sarà protagonista fino in fondo» e che il Napoli di Mazzarri «può andare lontano». Quanto ai giocatori ha elogiato Ibra, Eto'o, Pato, Milito e Sneijder che, secondo lui, merita il Pallone d'oro
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