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Pres. Reggio su Mastour:” L’Inter? Esemplare! Assurdo che…”

Nell’ambito di un approfondimento sulla tratta dei bambini, in cui Fcinter1908.it é in prima fila insieme a Bauscia Café, il Giorno e Fabbrica Inter, emerge un’interessante intervista di Alessandro Crisafulli (QS Sport) al presidente...

Sabine Bertagna

Nell'ambito di un approfondimento sulla tratta dei bambini, in cui Fcinter1908.it é in prima fila insieme a Bauscia Café, il Giorno e Fabbrica Inter, emerge un'interessante intervista di Alessandro Crisafulli (QS Sport) al presidente della US Reggio Calcio, prima squadra di Hachim Mastour, il baby fenomeno acquistato per cifre impronunciabile dal Milan. Daniele Moncigoli non nasconde di essere esterrefatto per come si é sviluppata la vicenda. Un procuratore che segue un quattordicenne? "É davvero inconcepibile che per un ragazzino possano girare tutti quei soldi." Allora non siamo gli unici a stupirci!

Come si é arrivati a questo? Moncigoli racconta come il talento del ragazzino fosse evidente. Venne segnalato all'Inter che iniziò a seguirlo e a portarlo a Interello per gli allenamenti. "Già allora c'era l'accordo con la società nerazzurra che, a 14 anni, si sarebbe trasferito da loro. L'Inter si è sempre comportata in maniera esemplare – dice Moncigoli – poi evidentemente si è inserito qualcuno e ha fatto pressione sulla famiglia: il padre ha seguito l'odore dei soldi e la vicenda si è conclusa come sappiamo”.

E adesso pare che il nuovo fenomeno sia un bambino di dieci anni, per il quale ci sarebbe un interesse da parte dell'Inter e dalla Juventus. Ma Moncigoli predica prudenza. "Ma noi vogliamo che sia lasciato in pace, che possa crescere come tutti i bambini, che si dedichi allo studio e non perda il gusto del gioco. Deve fare il suo percorso, senza bruciare le tappe: poi se son rose fioriranno." E conclude con una frase che potrebbe essere quella di un padre saggio che conosce fin troppo bene i pericoli della vita.  "É necessario che tutti tengano i piedi per terra, altrimenti arrivano delusioni e frustrazione. Il ruolo chiave è quello della famiglia, per fortuna questo bimbo ne ha una molto seria”.