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Quando Conte disse: “Ho poco rispetto per la Juve. Il calcio pulito…”

E’ umanamente comprensibile. Nei momenti di rabbia si parla un po’ a vanvera. Spesso si va contro tutto quello che si è, contro tutto quello che ci rende chi siamo. E la coerenza cessa di esistere. Sono giorni complicati per Antonio...

Eva A. Provenzano

E' umanamente comprensibile. Nei momenti di rabbia si parla un po' a vanvera. Spesso si va contro tutto quello che si è, contro tutto quello che ci rende chi siamo. E la coerenza cessa di esistere. Sono giorni complicati per Antonio Conte. L'allenatore della Juventus è dovuto andare a processo per il calcioscommesse dopo il no della Commissione Disciplinare che ha bocciato il patteggiamento con Palazzi: tre mesi e duecentomila euro di multa non sono bastati. E adesso il tecnico rischia fino a 15 mesi di squalifica.

La società juventina fin dal primo giorno si è schierata a fianco del suo 'impiegato'. Andrea Agnelli ha sparato fulmini e saette sulla Figc parlando di sistema dittatoriale e confermando ancora una volta la sua vicinanza all'ex capitano juventino tanto che Conte resterà titolare della sua panchina qualsiasi cosa accada.

I tifosi juventini sono scandalizzati, si sentono vittime di una congiura, gridano allo scandalo, scrivono 'giù le mani da Antonio'. Cuori bianconeri. Chissà però se loro e la società ricordano quell'uscita un po' fuori dalle righe del loro attuale mister. Era il 10 giugno 2007, la Juve era in B (retrocessione da ufficio nell'ambito del processo su Calciopoli).

L'Arezzo di Conte vince tre a uno sul campo del Treviso già salvo, ma non riesce ad evitare la retrocessione, resta nella serie cadetta lo Spezia che vince a Torino contro la Juve. E il tecnico spara contro la sua ex (o attuale fate un po' voi) squadra. Ecco le parole riprese da un articolo de La Gazzetta dello Sport di allora, tratta dall'archivio di Gazzetta.it: "C'è profonda delusione e profonda amarezza, rispetto tanto i tifosi juventini ma ho poco rispetto per la squadra. Retrocedere così fa male però mi fa capire cose che già sapevo... Nel calcio si parla tanto, tutti sono bravi a parlare, adesso sembrava che i cattivi fossero fuori e che ci fosse un calcio pulito, infatti siamo contenti tutti, evviva questo calcio pulito". I cattivi. Già sembra proprio riferirsi alla Juve. Ah, maledette retrocessioni! Annebbiano la vista, fanno dire cose che non si pensano, ma che poi rispuntano dal passato e si scontrano con il presente. Chissà se a Torino queste parole sono mai arrivate. In ogni caso importerebbe poco. In amore e in guerra è lecito dimenticare. Anche la coerenza.