I tre punti servivano per fare morale, per rialzarsi, per ricominciare. E l'Inter a Lille li ha ottenuti come si era ripromessa. L'uno a zero in terra francese non ha però scacciato definitivamente i fantasmi. Repubblica prova ad individuare il vero problema dei nerazzurri: "I giocatori non hanno ancora una condizione ottimale, o uguale per tutti".
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Repubblica: “C’è stata la vittoria, ma non c’è la condizione. Ora l’Inter…”
I tre punti servivano per fare morale, per rialzarsi, per ricominciare. E l’Inter a Lille li ha ottenuti come si era ripromessa. L’uno a zero in terra francese non ha però scacciato definitivamente i fantasmi. Repubblica prova ad...
In effetti in campo sembrano sempre scendere due squadre, quella del primo tempo attiva, attenta e in palla e poi quella del secondo tempo, appannata, preoccupata, stanca. "Non sono ancora al top, gli interisti, nessuno di loro", spiega il quotidiano.
A creare problemi anche la preparazione manchevole, complicata, dovuta alla Coppa America: non tutti si sono allenati alla Pinetina fin dal primo giorno del ritiro. Poi è arrivata una serie di infortuni che hanno complicato l'inizio della stagione.
"Gasperini e Ranieri hanno avuto difficoltà ad assemblare una squadra, anche se il tecnico romano finora è parso più realista del predecessore, provando a rischiare il minimo indispensabile e optando per assetti poco spregiudicati, come nell'ultima uscita a Lille", continua Sorrentino, il giornalista che firma l'articolo.
Realismo e praticità, queste sono le armi a disposizione dell'allenatore nerazzurro per aggiustare la sua squadra: "Bisogna registrarsi in campionato, dove la classifica è la peggiore di sempre - ricorda Repubblica - le prossime partite diranno altre verità sull'Inter. Che è ancora alla ricerca di se stessa e delle sue gambe perdute, ma a Lille ha fatto intuire di avere ancora del fuoco dentro di sé".
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