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Sarugia: “Serve intervenire sul mercato, squadra da rifondare.Alvarez…”

A Tmw ha parlato Danilo Sarugia, giornalista e opinionista della trasmissione “Diretta Stadio” in onda sull’emittente 7 Gold e del Gazzettino di Venezia. L’Inter sta risalendo la classifica, ma la qualità del gioco, seppur...

Francesco Parrone

A Tmw ha parlato Danilo Sarugia, giornalista e opinionista della trasmissione "Diretta Stadio" in onda sull'emittente 7 Gold e del Gazzettino di Venezia. L'Inter sta risalendo la classifica, ma la qualità del gioco, seppur migliorata, non convince appieno. A gennaio serve prendere giocatori veloci e cambiare la strategia rispetto al calciomercato estivo che aveva portato Forlan che non poteva giocare in Champions. Ranieri è fossilizzato sul 4-4-2.

L'Inter sta risalendo la classifica, si può dire che i problemi di inizio stagione si stiano risolvendo?"Mah, se vogliamo essere ottimisti possiamo anche dirlo, certo c'è uno scenario indiscutibile, secondo me, e cioè se è vero che i numeri danno ragione all'Inter è altrettanto vero che l'Inter non dà troppo ragione alla qualità del gioco del calcio. Al momento i nerazzurri sono lanciati nell'operazione rimonta e nel giro di un mese esatto si sono catapultati dalla zona retrocessione alla zona coppe europee. L'ultima partita contro il Lecce è sicuramente stata significativa di progressi e miglioramenti assolutamente evidenti. Quarta vittoria consecutiva, la sesta su sette dopo il ko rimediato con la Juventus a fine ottobre, certo la vetta della classifica è ancora lontana, otto punti da Milan e Juve, ma intanto due punti sono stati rosicchiati a Juve, Udinese e Lazio e da questo punto di vista c'è del materiale incoraggiante sul quale argomentare".

I nerazzurri sono la nona difesa (19 gol subiti) del campionato e il sesto attacco (22 reti realizzate), serve intervenire sul mercato o basta recuperare i giocatori già presenti in rosa?"Servirebbe senz'altro intervenire sul mercato, ma ho l'impressione che la società e il presidente non ne abbiano molta voglia, forse non hanno molta disponibilità e forse sono passati i tempi in cui il dottor Moratti spendeva e spandeva. Ranieri insiste nella richiesta di giocatori rapidi e veloci perché la squadra è stanca, vecchia e logora e non è stata ringiovanita, ma abbiamo visto in questi tre mesi di cura Ranieri che qualche cosa di buono l'allenatore ha fatto, anche se devo dire che non sono mai stato un suo estimatore, un allenatore che è piatto, ingessato e monocorde basti dire che da quando fa il tecnico non conosce altro schema che il 4-4-2 con il quale aveva cominciato alla Puteolana nel 1990. Dicevo di una squadra vecchia e in certe situazioni, fino a quando c'è stato questo risveglio sicuramente molto confortante, non si poteva aspettare altro che un calcio vecchio e infatti spesso abbiamo visto giocate in cui ognuno in campo andava per la sua strada come ragazzi all'oratorio che corrono dietro alla palla e non seguono degli schemi determinati".

Alla luce della rimonta intrapresa ma anche delle difficoltà palesate dalla squadra dove può arrivare l'Inter in campionato e in Champions?"In Champions ha fatto bene, ma bisogna dirlo molto onestamente che l'Inter era finita in uno dei gironi più modesti che si siano mai visti nella storia della Champions, e in campionato non credo che possa concorrere per lo scudetto, anche se sta facendo un balzo in avanti che fino a qualche tempo fa era imprevedibile perché erano tempi molto grami e addirittura qualcuno aveva parlato di profondo rosso dell'Inter. A me personalmente sembrava di rivivere certi momenti della gestione Cuper, della gestione Zaccheroni e della gestione Mancini quando tanto per dire il tifoso doc Michele Serra scriveva testualmente su La Repubblica: "E' come essere condannati a rivivere ogni giorno lo stesso giorno, ripetendo gli stessi errori, fino a nausearsi di se stessi" poi fortunatamente le cose sono cambiate o almeno sembra che lo siano. Come dicevo prima io non sono un estimatore di Ranieri, anzi sul piano della genialità, per usare una parola un po' grossa, al suo predecessore Gasperini nella sua incoerenza, forse, qualche lampadina in più si accendeva. Vedo che Ranieri va avanti per metafore e luoghi comune del tipo: "Zitti e pedalare", "Respirare a pieni polmoni", "Abbiamo fatto trenta facciamo trentuno" addirittura qualche giorno fa ha detto "Il sudore, il sangue e il sacrificio" su questa affermazione mi sono domandato ma chi si crede di essere? Churchill (politico, statista, storico, giornalista e ufficiale dell'esercito britannico. Ha guidato la Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale ed è stato primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e poi dal 1951 al 1955. Vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici, ndr). Questo allenatore non mi convince, anzi. Molti come me, ma non tutti lo confessavano, e non più tardi di un mese fa lo stesso Corriere della sera pensava che la posizione di Ranieri non fosse così solida, si chiedevano se avrebbe mangiato il panettone e su questo io in trasmissione avevo detto che c'erano dei precedenti fra gli allenatori di Moratti che non erano arrivati a Natale come Bianchi, Simoni, Lippi, Cuper e Gasperini".

Ma questa volta il panettone Ranieri lo ha mangiato, allora vuol dire che bisognerà vedere se farà altrettanto con l'uovo di Pasqua?"L'uovo lo mangerà perché mi pare che la situazione sia in netto miglioramento, certo che Moratti un qualche regalo di Natale o di post-Natale dovrebbe farglielo, però vedo che la società non mi sembra molto attiva sul mercato prova ne è che avevano per le mani Vargas che poi è finito al Napoli e non dico che si dovesse innescare un'asta, ma almeno fare un tentativo. Stesso discorso per Tevez che finirà al Milan, anche se Milito dà qualche segno di ripresa però non mi pare affidabile al cento per cento. Parlando sempre di attaccanti arrivati in estate per rafforzare la rosa che non hanno reso a dovere: Forlan, doveva far dimenticare Eto'o, forse sto esagerando ma non ne vale la tibia e Alvarez, pagato 12 milioni, dopo tre allenamenti a Pinzolo Moratti disse che gli ricordava Mario Corso, però a qualcuno sono venuti i brividi a sentire ciò. Ribadisco che qualcosa nel mercato di gennaio bisogna fare, ma per ritornare al discorso di Forlan dopo avergli fatto firmare il contratto hanno scoperto che non poteva giocare in Champions, in un'altra società chi avesse fatto una tale cosa forse non avrebbe continuato a fare il dirigente e tanto per non fare nomi i signori Branca e Ausilio. Al di là dell'ottimismo e dei progressi rilevanti nelle ultime partite e di un certo entusiasmo dei tifosi che sta ritornando la realtà è una: qui c'è una squadra da rifondare".