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Schelotto: “Come Camoranesi? Perché no? Da terzino…”

Tante le curiosità che i tifosi nerazzurri porgono a Ezequiel Schelotto tramite Roberto Scarpini nel corso di ‘Prima Serata‘, accompagnate da domande di ogni tipo e commenti. E così c’è anche chi chiede al nerazzurro se si...

Francesco Parrone

Tante le curiosità che i tifosi nerazzurri porgono a Ezequiel Schelotto tramite Roberto Scarpini nel corso di 'Prima Serata', accompagnate da domande di ogni tipo e commenti. E così c'è anche chi chiede al nerazzurro se si senta un po' il 'nuovoCamoranesi': "A me i paragoni non piacciono tanto, ma certo Camoranesi è uno che ha vinto tanto nella sua carriera, quindi, perché no...", sorride Ezequiel.

Si passa quindi a parlare del ruolo in campo: Schelotto si sentirebbe pronto a fare il terzino? "Devo lavorare sull'aspetto difensivo. Finora ho lavorato sempre da quarto di centrocampo e terzo d'attacco, ma non avrei problemi se ce ne fosse bisogno".

Uno sguardo, poi, su quella che è finora è stata la carriera 'italiana' di Ezequiel: "A Cesena ho trascorso due anni e mezzo bellissimi, con due promozioni: sono partito dalla C1 fino ad arrivare in A. Ho tantissimi amici lì. Cesena, una squadra, una città, con cui mi sono lasciato benissimo. Rimangono nel mio cuore. Catania e il Cholo? Il Cholo è stato fantastico, non solo come allenatore ma anche come uomo e persona. Eravamo tanti argentini lì, mi sono trovato bene. Abbiamo poi raggiunto la salvezza a due giornate dalla fine del campionato, sono stato bene. A Bergamo ho trascorso un anno e mezzo bello, lì ho conquistato la Nazionale maggiore. Ho avuto momenti belli e meno belli, non ho niente contro Bergamo, la città e i tifosi ma poi, anche a seguito di questioni legati alla sfera personale, ho preferito cambiare aria".

Domenica l'Inter andrà a Catania e Schelotto sottolinea che "lì, ripeto, mi hanno accolto bene, ho ancora tanti amici, l'amicizia rimane ma io ora sono all'Inter. Loro si conoscono da tre anni, sono sempre gli stessi a giocare, è una squadra che sta crescendo anno dopo anno, ci sono bravi giocatori sul piano individuale e di gruppo, ci troveremo ad affrontare una partita non molto facile ma sul piano del gioco possiamo batterli, con attenzione e cattiveria giusta. I loro tifosi li incoraggeranno tantissimo ma noi andremo lì a giocare come sappiamo".