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Sergio Zanetti: “La mia Berretti è un gruppo fantastico”

Sergio Zanetti, fratello di Javier, ma soprattutto allenatore della Juniores Berretti, riassume così il suo primo semestre in nerazzurro: “Sono arrivato all’Inter ad allenare i Berretti nonostante molti mi dicessero che avrei...

Riccardo Fusato

Sergio Zanetti, fratello di Javier, ma soprattutto allenatore della Juniores Berretti, riassume così il suo primo semestre in nerazzurro: "Sono arrivato all'Inter ad allenare i Berretti nonostante molti mi dicessero che avrei ricoperto un ruolo delicato e gestito un gruppo difficile, demotivato, considerato uno 'scarto' della Primavera. Io, che conoscevo il nuovo progetto Inter, ci ho creduto e ho accettato. Dal primo giorno ho trovato subito un clima di collaborazione e dopo poco siamo partiti per il ritiro. Da subito ho imparato a conoscere i miei ragazzi e illustrato loro quello che sarebbe stato il nostro percorso. I ragazzi lo hanno amato dal primo minuto e da professionisti si sono messi a disposizione della squadra e della società". La Berretti, formata completamente da atleti classe 1994 rappresenta un serbatoio di forze fresche per la Primavera e il legame tra le due squadre è molto forte; così commenta il tecnico interista: "Il rapporto di collaborazione che abbiamo con la Primavera di Andrea - Stramaccioni n.d.r. - è un legame molto intenso. Molti dei miei giocatori sono a disposizione e parecchie volte sono 'saliti' di categoria per disputare gare, chi di campionato, chi di Tim Cup, facendo molto bene. Questo è importante perché è il modo migliore per preparare i ragazzi e farli crescere. Allenarli è un piacere, molti di loro si conoscono e giocano inseme da anni, questo facilita le cose". Si passa poi ad analizzare i risultati ottenuti sul campo: l'Inter di Zanetti è prima nel campionato di categoria, con 34 punti raccolti in 14 giornate, 11 gare vinte, 1 pareggio e 2 sconfitte, questo il suo commento: "Non sono sorpreso dei risultati perchè dal primo allenamento ho capito quanto il gruppo fosse affiatato e disponibile al sacrificio. Giorno dopo giorno abbiamo raffinato i nostri meccanismi di gioco e anche tra le difficoltà e le insidie che si celano dietro ogni gara, ognuno cerca sempre di fare quello che gli viene chiesto. Il cammino è ancora lungo, siamo primi e siamo quindi la squadra da battere, ma sono fiducioso perché la mentalità è quella giusta". I lavori riprenderanno il 4 gennaio: allenamento su campo sintetico in vista della gara contro l'Atalanta.