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Simoni: “Non critichiamo Gasp alla prima giornata. Su Sneijder e Forlan dico che…”

Dopo la clamorosa sconfitta di ieri dell’ Inter ad opera del Palermo, a parlare ai microfoni de ilsussidiario.net, è intervenuto l’ex tecnico nerazzurro, Gigi Simoni, che ha messo subito le cose in chiaro riguardo l’allenatore e...

Francesco Parrone

Dopo la clamorosa sconfitta di ieri dell' Inter ad opera del Palermo, a parlare ai microfoni de ilsussidiario.net, è intervenuto l'ex tecnico nerazzurro, Gigi Simoni, che ha messo subito le cose in chiaro riguardo l'allenatore e il modulo attuato finora, il 3-4-3: "Non inziamo a criticare un allenatore dopo una sola giornata. E' difficile assimilare subito le nuove idee di gioco, ci vuole sempre un po' di tempo. Critiche alla difesa a tre? Ma guardate che si tratta solo di numeri, può anche essere vista come una difesa a cinque o come una difesa a quattro e mezzo, in questo modulo di gioco contano molto gli esterni, ma i meccanismi non si imparano in pochi giorni. Certo, l'Inter per anni ha vinto tanto con la difesa a quattro, con un modulo di gioco che conoscono bene"

Simoni però ha qualche dubbio sulla posizione di Sneijder e Forlan: "Per me Sneijder è un trequartista, non so perchè non abbia giocato ma credo sia a causa della Champions League di mercoledì sera. Forlan? E' un grande campione che in campo giostra liberamente, di certo non è un esterno".

Tuttavia per l'attuale direttore tecnico del Gubbio, il problema potrebbe essere anche l'età di qualche giocatore: "Secondo me qualche giocatore è logoro non solo fisicamente ma anche mentalmente perchè molti di loro hanno vinto tutto, è difficile trovare stimoli giusti. Anche perchè quando perdi anche fisicamente rispondi male". Simoni però non vuole creare allarmismi, anche perchè "il campionato è lungo e non si può parlare di Inter fuori dallo Scudetto dopo la prima giornata di campionato". Gasperini quando ha accettato l'offerta dell'Inter sapeva in che ambiente stava andando, le critiche non lo toccheranno minimamente, Simoni è sicuro: "Penso fosse già preparato a questo, sapeva benissimo a cosa sarebbe andato incontro accettando la panchina dell'Inter". Il presidente Moratti non si è ancora pronunciato, secondo Simoni la spiegazione è facile: "Al presidente non piace mai perdere soprattutto dopo gli ultimi anni in cui ha vinto tutto. Per lui sarebbe perfetto vincere giocando bene, quando avviene il contrario è molto deluso".

Infine conclude sul mercaco e su Zarate nello specifico:"E' stato un mercato intelligente, il presidente ha agito anche pensando al bilancio, è giusto che ci sia un rientro dei grandi investimenti fatti", su Zarate è chiaro: "Ha dei colpi importanti, ha le qualità per essere un campione ma è troppo discontinuo".