"Mi fa piacere sentire l'affetto della gente. È vero, quando ero un calciatore partecipavo a tutte le feste dei tifosi, andavo a tutti gli Inter Club che organizzavano una cena o un incontro, i tifosi mi davano la vitamina per andare in campo e giocare per loro. Un calciatore deve lasciare un segno, non solo in campo. Dai tifosi andavo spesso anche con la moglie e le bambine, faceva piacere sentirsi in famiglia. E anche oggi credo di raccogliere ciò che ho seminato".
in evidenza
Sosa: “L’Inter mi ha dato tanto, e vorrei ricambiare…”
“Mi fa piacere sentire l’affetto della gente. È vero, quando ero un calciatore partecipavo a tutte le feste dei tifosi, andavo a tutti gli Inter Club che organizzavano una cena o un incontro, i tifosi mi davano la vitamina per andare...
A cuore aperto, come sempre, Sosa si racconta nello studio di Inter Channel, in "Prima Serata" con Edoardo Caldara. Non gioca più da tanto, Ruben, ma gli scrivono tantissimi messaggi che il direttore del canale tematico nerazzurro legge. Chi si ricorda di aver visto la prima partita dei nerazzurri a 5 anni, con lui in campo. Chi vorrebbe ancora sentire quel coro di San Siro.... "Al mondo non ci sono abbastanza soldi che possono ripagare quei cori.... Adesso riesco a godere molto di più tutto quello che ho fatto in campo. L'Inter mi ha dato tanto e vorrei ricambiare. Stiamo lavorando su un progetto. Io, in Uruguay, faccio parte del corpo tecnico al National, alleno anche gli attaccanti perchè un po' di cose le so.... poi ho una mia scuola calcio, calcio di strada, come lo chiamiamo noi. Ai bambini e ai ragazzi dico sempre: 'Non guardate i video dei gol che segnavo, guardate la festa della gente sugli spalti dopo un gol. Quello è il senso del calcio'. E ai migliori aggiunto: 'Se diventerai un campione, vai all'Inter, è la squadra più bella al mondo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA