Ai microfoni di Roberto Scarpini, Andrea Stramaccioni ha parlato dei 12 mesi del 2012. Ecco cosa ha detto il mister:
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Strama: “Vi racconto i miei 9 mesi di Inter. E quella telefonata…”
Ai microfoni di Roberto Scarpini, Andrea Stramaccioni ha parlato dei 12 mesi del 2012. Ecco cosa ha detto il mister: Se sono calmo o allarmato? No (ride.ndr). Alle volte sento delle cose incredibili, primo tempo Lazio-Inter allarmante? E’ il...
Se sono calmo o allarmato? No (ride.ndr). Alle volte sento delle cose incredibili, primo tempo Lazio-Inter allarmante? E' il secondo nostro tempo cos'è?
GENNAIO - La notte di Lisbona con Mbaye che segna e cambia la strada della Next Generation Series. L'Inter partiva come vittima sacrificale invece abbiamo fatto una grande partita, mi valse la prima telefonata del presidente e io pensavo fosse uno scherzo.
FEBBRAIO -A Viareggio dei campi particolari, quello contro il Parma era molto brutto e c'era molto tempo. Andò male ai rigori. Coppa Italia e Viareggio siamo stati eliminati ai calci di rigore.
MARZO -Bella questa mini Champions con quattro grandi club, siamo partiti da sfavoriti e poi questa semi finale che sembrava proibitiva. E' uscita una partita epica e abbiamo dimostrato valori tecnici e voglia sotto gli occhi di Moratti. Poi arriva la panchina della prima squadra.
APRILE - Sono rimasto abbastanza freddo, sono entrato in un cosmo incredibile e se ne percepisce poco. Un gruppo di giocatori che sono grandi calciatori. Io sono stato un esempio di allenatore che comunque conosceva le persone che lavoravano in prima squadra. Il mio è il successo di tutti perché mi hanno aiutato tutti, capivo che volevano il mio bene e quello dell'Inter.
MAGGIO -Indonesia? Era un modo per giocare senza assilli. Abbiamo approcciato alla gara con qualche sorriso in più. Io di solito sono più concentrato, maniacale, c'è stato qualche extra in più.
GIUGNO -La conferma? Cambia la dimensione. Il presidente mi fa sentire al centro di un progetto che nasceva, ho dovuto prendere tante decisioni, ho dato il massimo, ma è stata una grande responsbilità. Abbiamo puntato sui giovani, si cambia, c'è un gruppo storico, ma si pongono le basi per una cosa importante.
GLI ALTRI SEI MESI -Mi hanno dato forza perché quando parti con un progetto importante con una squadra storica porre le basi è davvero difficile. Passo il Natale sapendo di aver costruito qualcosa di importante. Siamo lì davanti, vogliamo essere grandi in Italia e in Europa, serve tempo, vogliamo restare lassù, una cosa per volta. Vedremo di fare bene...
La cosa più bella della mia avventura all'Inter sono i tifosi, incredibili quando le cose andavano male. C'è tanta voglia di Inter e di tornare grandi e lasciatemelo dire di chiudere tante bocche che parlano ora... Buon Natale!
AMALA!
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