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Stramaccioni-Moratti, c’eravamo tanto amati. I punti dello scontro…

Negli ultimi giorni c’è stato un imprevisto e repentino botta e risposta particolarmente pesante in casa nerazzurra. Ma non davanti ai microfoni: su due dei quotidiani più letti in Italia. Prima la Gazzetta dello Sport domenica 26 maggio,...

Lorenzo Roca

Negli ultimi giorni c'è stato un imprevisto e repentino botta e risposta particolarmente pesante in casa nerazzurra. Ma non davanti ai microfoni: su due dei quotidiani più letti in Italia. Prima la Gazzetta dello Sport domenica 26 maggio, con un pezzo che vi riassiumiamo:

1) Rottura con Cambiasso e Zanetti, che Strama avrebbe voluto lasciare fuori

2) Branca si incarta spiegando il caso Sneijder, la società è costretta a cederlo, ma il tecnico era contrario.

3) Serviva un vice-Milito, mai arrivato. E Kovacic è una scoperta di Strama, mica degli osservatori.

4) Lo staff medico contro l’allenatore

5) La lite con Cassano, che avrebbe agito anche su suggerimento dell’agente Bozzo, lo stesso di Mazzarri.

6) Andrea lasciato solo contro gli arbitri.

A molti è sembrato un chiaro attacco alla società nerazzurra, che però non ha tardato a rispondere. Sul Corriere della Sera di ieri Fabio Monti ha fatto il contrario di Garlando: ha elencato tutte le colpe del tecnico.

Anche in questo caso vi riassiumiamo in pochi punti:

1) Ha fatto cedere Pazzini

2) Cassano lo ha scelto lui

3) Sneijder? Dopo Juve-Inter per Stramaccioni era fuori dal progetto

4) Troppe scelte tattiche sbagliate, come le formazioni in quasi tutti i primi tempi delle partite

5) Allenamenti senza idee e intensità, quindi una preparazione insufficiente ha causato infortuni

6) Ha puntato su Schelotto, definendolo «uno di gamba»

7) Si è affidato alla vecchia guardia argentina

8) Non ha mai dimostrato una personalità abbastanza forte per allenare una squadra importante l’Inter.