Nel suo editoriale per Tmw, Mauro Suma, direttore di Milan Channel, ha esordito in maniera insolita, parlando, cioè, dell'Inter e nello specifico di Wesley Sneijder, evitando di commentare la sconfitta del suo Milan con la Juventus in Coppa Italia. Ecco quanto ha rivelato Suma circa il futuro del centrocampista olandese: "Wesley Sneijder ha rifiutato la proposta dello Zenit San Pietroburgo. Ad un procuratore sportivo piuttosto noto ha detto testualmente: "Ma che ci vado a fare? Cosa c'entro io con quel Campionato?". Nello stesso torneo, però, quello russo, c'è un altro Club che Sneijder conosce piuttosto bene, visto che ci gioca un suo ex compagno di squadra, lo stesso cui contendeva un posto buono sull'aereo diretto a Pechino lo scorso Agosto per la Supercoppa Italia. L'ex compagno è evidentemente Eto'o e il Club l'Anzhi. Proprio così, da giovedì sera ci sono i dirigenti dell'Anzhi in giro per Milano. E anche se qualcuno smentirà, chi doveva sapere di questa visita lo sa benissimo. C'è dunque un'altra offerta, una nuova offerta, da rispedire al mittente. E per farlo bisogna essere in due, sia l'Inter che il giocatore. Vedremo. Le possibilità che Sneijder lasci Milano entro il 25 Febbraio non sono oltre il cinquanta per cento, ma i fatti sono in movimento. Staremo, è la frase abusatissima in questi casi, a vedere".
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Suma: “Sneijder ha rifiutato lo Zenit, ora l’Anzhi è a Milano. Se l’olandese partisse…”
Nel suo editoriale per Tmw, Mauro Suma, direttore di Milan Channel, ha esordito in maniera insolita, parlando, cioè, dell’Inter e nello specifico di Wesley Sneijder, evitando di commentare la sconfitta del suo Milan con la Juventus in Coppa...
Una eventuale cessione del Cecchino di Utrecht, secondo il preziosissimo parere di Suma, potrebbe avere ripercussioni anche sull'immagine del club nerazzurro: "Certo che se l'Inter dovesse perdere anche Sneijder il suo peso mediatico da leggero che è diventerebbe piuma. Le tv locali milanesi, un fenomeno importantissimo come le radio a Roma, sono un importante termometro. Una sconfitta del Milan vale 90 minuti di trasmissione, una sconfitta dell'Inter al massimo 30. Perché se il Milan perde, vanno in discussione tutti i big della squadra, gli Ibra e i Pato, i Boateng e i Thiago Silva, per non parlare degli altri, potenzialmente fonte di ascolto e di richiamo, tutti personaggi che fanno discutere e che appassionano a seconda dei risultati. Nell'Inter, che al suo stesso interno ha una nostalgia canaglia dei clamore che fino ad un paio di stagioni fa suscitavano i Mourinho e i Balotelli, non c'è nessun pari grado. Non solo l'Inter non ci tiene ad essere mediatica, ma non lo è ormai nei fatti. Snejider è l'ultimo dei mohicani a fare notizia e perso, eventualmente, lui, saranno le pagine fra le 9 e la 12 a contendersi le gesta dei bravi ragazzi nerazzurri. Le notizie non fanno punti? Verissimo, ma della minutaglia che si profila all'orizzonte rischiano di non essere felici tutte le aziende che contribuiscono con i loro marchi a fare dell'Inter la seconda squadra italiana in Europa per fatturato, una ventina di milioni di euro sotto il Milan. E con i tempi che corrono e con la Champions League dell'anno prossimo non proprio a portata di mano, bisogna cercare di essere anche mediatici. E senza fare gli schizzinosi...".
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