L'Uefa ha aperto un'indagine formale nei confronti dell'Inter e di altri sei club che hanno avuto un deficit in bilancio nel 2012 e nel 2013. La società nerazzurra è pronta a difendersi. Fassone - spiega TuttoSport - da tempo sta lavorando ad una strategia difensiva che convinca il massimo organismo del calcio europeo a limitarsi ad un richiamo. La strategia difensiva del club di Corso Vittorio Emanuele parte da alcuni presupposti: intanto il taglio del monte ingaggi, poi la chiusura del prossimo bilancio con un rosso di 54 mln di euro (trenta in meno rispetto agli 85 mln di giugno), infine verrà spiegato come dal 2012 sia stato fatto uno sforzo per adeguarsi alle nuove norme. I rischi, qualora l'Uefa non fosse convinta, sono una pesante sanzione pecuniaria, il taglio dei proventi provenienti dall'Uefa o la riduzione forzata della lista europea da 25 a 21 elementi.
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