Crede di non essere stato più alla guida di un grande club per pressioni che poco centravano con i suoi meriti tecnici. Zdenek Zeman, in un'intervista rilasciata a France Football, parla del sistema che ha sempre denunciato e che - come racconta - lo ha un po' fatto fuori dal giro che conta: "Sono convinto che il rimpianto presidente Sensi subì pressioni per non rinnovarmi il contratto alla Roma nel 1999. E altre pressioni furono esercitate su altri presidenti".
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Zeman: “Mourinho? La sua Inter distruggeva il gioco…”
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Negli anni lontani dai palcoscenici della Serie A, il boemo si è posto tutta una serie di domande: "A lungo mi sono chiesto per quale diavolo di ragione tutta una serie di dirigenti parlavano bene di me, ma quasi nessuno mi faceva lavorare! Io la Roma la amo follemente. Se fossi stato persuaso che la mia venuta le avrebbe arrecato un qualsiasi pregiudizio, non avrei firmato. Ma non mi considero un cavaliere Jedi che vuole far trionfare il bene ovunque. Sono soltanto un allenatore normale, la cui ambizione è proporre un calcio di qualità per far divertire i tifosi".
L'allenatore della Roma dimostra di apprezzare il calcio di Guardiola, ma non quello di Mourinho: "C'è poca evoluzione nel gioco. Penso ad eccezioni come il Barcellona di Guardiola o la Nazionale Spagnola. La maggior parte delle squadre oggi si ritrova in campo soprattutto con la volontà di neutralizzare l'avversario. Come il Chelsea, che ha vinto la Champions League, o l'Inter del 2010".
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