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Berlusvendita: il futuro del Milan tra i cinesi e il Piano C

Cosa frulla ora nella testa di Silvio Berlusconi? Il presidente rossonero alla fine ha esonerato Sinisa Mihajlovic e facendo arrivare Cristian Brocchi. Ma cosa succederà sul fronte societario? Ormai Bee Taechaubol è un miraggio dato che non ha...

Lorenzo Roca

Cosa frulla ora nella testa di Silvio Berlusconi? Il presidente rossonero alla fine ha esonerato Sinisa Mihajlovic e facendo arrivare Cristian Brocchi. Ma cosa succederà sul fronte societario? Ormai Bee Taechaubol è un miraggio dato che non ha mantenuto le promesse fatte (l'accordo prevedeva l'erogazione di 480 milioni di euro per acquistare il 48% del Milan), ora la Finivest potrà trattare con altri soci. Una cordata cinese è all'orizzonte che tenta Berlusconi, che però dovrà rivedere le cifre di vendita rispetto a quanto preventivato. Ricordiamo che un anno fa aveva valutato il Milan un miliardo di euro circa, adesso per la maggioranza del club i cinesi offrono una cifra di circa 650-700 milioni di euro e Berlusconi resterebbe con una piccolissima percentuale e potrebbe rimanere presidente onorario, ma solo per qualche tempo, in attesa che la cordata in questione si prenda il 100% del Milan. Poi esiste un piano C: ridare ai rossoneri una dimensione italiana sia per quel che riguarda lo staff tecnico che per quel che riguarda i giocatori in campo. Una linea giovane, magari votata al risparmio, con una filosofia diversa rispetto al Milan stellare di qualche anno fa.

(corsera)

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