le rivali

Donadoni: “A Milano non basterà  essere bravini e belli. Servirà  tanta…”

Alla vigilia dell’impegno con l’ Inter il tecnico del Parma Roberto Donadoni non vuole distrazioni dopo la vittoria in Coppa Italia con il Varese: “La gara di martedì sera è stata importante per noi per passare il turno. Poi...

Francesco Parrone

Alla vigilia dell'impegno con l' Inter il tecnico del Parma Roberto Donadoni non vuole distrazioni dopo la vittoria in Coppa Italia con il Varese: "La gara di martedì sera è stata importante per noi per passare il turno. Poi partite di questo tipo sono sempre una lama a doppio taglio: facendo giocare diversi giocatori che hanno giocato poco fin qui da un lato è positivo perchè dai loro minutaggio, dall'altro ci si espone facilmente a critiche perchè se la gara va male possono dire che l'hai snobbata.. Comunque l'importante è stato dare spazio e possibilità a tutti. Anche se parlo sempre di uno spazio che i ragazzi si devono saper conquistare con il lavoro in settimana, e non perchè si gioca una competizione piuttosto che un'altra. In questi giorni per esempio non ho visto l'atteggiamento giusto. Questo mi rammarica e non mancherò di dirlo alla squadra. Non voglio che un risultato positivo sia metabolizzato in modo sbagliato. Andiamo ad affrontare un match difficile e delicato contro un avversario prestigioso che arriva da risultati che possono non averlo soddisfatto pienamente e questo è sempre fonte di reazione e di carica ulteriore. Quindi noi, vista la superiore caratura tecnica complessiva dell'Inter, dovremo metterci più determinazione e volontà di loro. Una squadra forte, con carattere, non si accontenta e vuole sempre fare qualcosa in più di quello che ha già fatto. A San Siro essere "bellini e bravini" non sarà sufficiente, di questo dobbiamo avere consapevolezza".

A Milano Parma schierato con il 4-3-3? "Una possibilità - risponde Donadoni - ma non c'è nel nostro caso un modulo che prevale su un altro. Come ho sempre detto conta la volontà e la determinazione di sapersi adattare e di interpretare la soluzione scelta".

Infine Cassano: "Ha fatto quel che è lecito aspettarsi. Sono infortuni che possono capitare, io mi sono rotto il naso tre volte, una alla vigilia di un campionato europeo. Lui ci tiene molto a essere in campo, è in un buon momento di forma e può essere da traino ai compagni. L'importante è che gare come queste non vengano viste e presentate come partite di rivincita personale o di gruppo ma per noi solo come confronti contro avversari di grande livello".