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Fonseca: “Roma, niente depressione. Identità? Le big giocano nello stesso modo. Dzeko…”

Le parole dell'allenatore della Roma Paulo Fonseca alla vigilia della trasferta dei giallorossi sul campo della Fiorentina

Alessandro De Felice

L'allenatore della Roma, Paulo Fonseca, ha presentato in conferenza stampa la sfida in programma domani alle 20:45 contro la Fiorentina allo Stadio 'Artemio Franchi': "I numeri dicono che la squadra ha sofferto più di quanto vogliamo. Dobbiamo capire però una cosa, vediamo l'ultima partita. Quante volte il Milan ha creato pericoli? Noi siamo stati sempre equilibrati. Siamo noi a crearci problemi, facendo errori. Non è un problema organizzativo, ma di decisione o di perdere palloni in fase di costruzione. Noi dobbiamo capire se la squadra ha pressione e può giocare o no. Con il Milan non avevamo la loro pressione, ma abbiamo sbagliato. Stiamo lavorando per capire meglio questi momenti. Kumbulla è pronto per giocare e giocherà, Smalling sarà convocato".

Farà turn over con Mayoral?

"No, giocherà domani. È vero che abbiamo avuto tante partite, ma il problema è che con tanti problemi con i difensori è difficile gestire gli altri come Mancini, Cristante, Karsdorp e Spinazzola. In questa gara cambieremo due o tre giocatori".

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Quando si alza il livello, Borja Mayoral non emerge. Un caso o non è ancora pronto?

"Il calcio italiano è difficile per tutti gli attaccanti. Lui è giovane e sta arrivando ora. Se Borja segna va tutto bene, se non segna va male. Io non posso vedere le cose così. Vale anche per Dzeko: se segna va tutto bene, se non segna non va bene".

Il 3-5-2 può essere una soluzione?

"Noi abbiamo difeso in 3-5-2 nella partita. Era chiaro per tutti. Il problema è che abbiamo fatto errori in fase di costruzione che non possiamo permetterci".

Far toccare tutti questi palloni al portiere crea più vantaggi?

"È importante fargli toccare palloni. Se abbiamo la palla e non abbiamo soluzione che facciamo? Diamo la palla agli altri o giochiamo? La differenza è quando possiamo giocare e quando no. Quando la squadra ha forte pressione non possiamo rischiare. Nel caso di Pau che ha sbagliato il passaggio la pressione non c’era e potevamo giocare. Ha sbagliato il passaggio e poi c’è stato il gol. Ma non c’era pressione, è stato un errore di passaggio".

C'è un problema di atteggiamento di chi entra dalla panchina?

"Sono numero, non posso valutare così. Nel 70% delle partite in cui sono entrati stavamo vincendo, non abbiamo fatto gol con i subentrati perché li avevamo già fatti. Non possiamo scappare dai numeri, ma come allenatore non posso valutare così. Dipende dalle circostanze".

In certi casi è un limite diventare riconoscibili?

"Non sono d'accordo. Tutte le squadre hanno identità. Guardiamo le squadre più forti: ci sono 7 squadre che vogliono arrivare nei primi 4 posti. Tutti hanno identità? Tutti cambiano le intenzioni di giocare? Non mi sembra. Milan, Lazio, Napoli, Atalanta, Juventus giocano sempre nello stesso modo. Quello che cambia è la strategia in ogni partita. Posso fare un esempio: siamo una squadra che normalmente pressa alto. Contro il Milan non lo abbiamo fatto, è la strategia ma l'identità non cambia".

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Come ha visto la squadra in questi giorni?

"La squadra ha reagito sempre bene dopo le sconfitte, questo è positivo. In questi giorni la squadra non è entrata in depressione, come molti hanno fatto fuori. Domani possiamo vincere, perdere o pareggiare. Ho visto che la squadra ha capito cosa non abbiamo fatto bene, che dobbiamo migliorare in questi aspetti. Non siamo in depressione, magari molti fuori sì. In una squadra di calcio non si possono avere questo tipo di situazioni, dobbiamo migliorare e cercare di essere forti nella prossima partita".

Domani in panchina ci sarà Prandelli, all'andata c'era Iachini. Come è cambiata la Fiorentina? Quali sono i rischi?

"Sono allenatori diversi, due grandi allenatori. Non è lo stesso affrontare la Fiorentina rispetto a quella dell'andata. È una squadra forte con grandi giocatori, non è stata regolare ma ha vinto con la Juventus 3-0 e può fare tutto. È una squadra che vuole avere la palla, esce bene in contropiede e non ho dubbi che domani sarà difficile per noi. Ma, come ho detto, in questi giorni ho visto una squadra che vuole lottare per i tre punti domani".

(Fonte: TuttoMercatoWeb)

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