La telenovela relativa alla cessione del Milan si arricchisce di un nuovo capitolo. Sembrava davvero tutto fatto per il passaggio di consegne, ma qualcosa è andato storto. Questo il racconto della Gazzetta dello Sport sul suo sito: "A tre giorni dalla data fissata per il passaggio di proprietà salta tutto un’altra volta. Ci si avvicina a un altro rinvio, in vista del versamento di un’altra caparra di 100 milioni che porterebbe a 300 il malloppo sborsato per garantirsi l’acquisto della società rossonera. Sembra una barzelletta, di quelle che non fanno neppure tanto ridere, ma è proprio così. La bandierina viene spostata ancora avanti, al 31 marzo. Avrebbe dovuto chiudersi tutto a Sant’Ambrogio. Niente. Doveva chiudersi tutto venerdì 3 marzo. Niente. Adesso c’è una nuova data di scadenza, ma per crederci bisogna davvero fare uno sforzo bello grande. Povero Milan e poveri milanisti. Meriterebbero tutti chiarezza, invece si viaggia a fari spenti nella nebbia e ogni volta che compare una luce all’orizzonte ecco arrivare una nuvola ancora più spessa".
le rivali
Gazzetta – Milan, sembra una barzelletta: spariti due soci e oltre cento milioni
Slitta ancora il closing per la cessione del club rossonero
Il motivo di tale slittamento è presto spiegato dai colleghi della rosea: "Ieri erano spuntati i nomi dei due uomini che, con Marco Fassone, avrebbero dovuto rappresentare la parte italiana del nuovo consiglio. L’assemblea dei soci per varare il nuovo cda era convocata per oggi, con seconda decisiva convocazione per dopodomani. Le luci erano rappresentate da due nomi importanti, Marco Patuano, ex amministratore delegato di Telecom Italia oggi alla Holding della famiglia Benetton, e Roberto Cappelli, già presidente ad interim della Roma, avvocato e uomo di fiducia di Unicredit. Davano spessore all’operazione, portavano competenze e serietà. Il colpo di scena serale, con la sparizione di due soci (e si racconta di oltre 100 milioni) ha provocato l’ennesimo slittamento. E innescato i malefici sorrisini di chi aveva sempre avuto dubb"i.
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