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Jacobelli: “Juve, smentito motto storico: senza gioco non si vince. Non è a livello…”

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I bianconeri sono stati eliminati dalla Champions: la disanima del direttore di TuttoSport che ha detto la sua su Skysport

Eva A. Provenzano

Di delusione e amarezza ha parlato Allegri alla fine della gara col Villarreal. E l'ambiente attorno alla sua Juventus mette in evidenza le carenze che si sono viste nella serata dell'eliminazione in Champions per la vittoria degli spagnoli che si sono imposti a Torino per tre a zero.

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Xavier Jacobelli, direttore di TuttoSport, ha commentato così la sconfitta bianconera e l'eliminazione dalla Coppa:

-In quindici minuti si è svuotata la Juve, è bastato l'episodio di Rugani...

Purtroppo per la Juventus non è stata solo una questione di episodi. Ieri sera la partita con il Villarreal ha smentito il motto storico bianconero di Boniperti: 'Vincere è l'unica cosa che conta'. Non è così. Se non hai un gioco non vinci, soprattutto in certe circostanze. Vero che nel primo tempo la Juve ha creato poche occasioni, ma Vlahovic è stato lasciato da solo. Cuadrado non è riuscito a saltare l'uomo come gli è riuscito in qualche occasione, il centrocampo è stato molle, debole e fragile. Quando ti affacci in campo europeo e affronti una squadra del valore e del carico del Villarreal, che ha conquistato l'EL e ha conteso la Supercoppa Europea fino all'ultimo respiro al Chelsea, devi evitare gli errori, come quello che purtroppo ha commesso Rugani. Ma più in generale è venuta alla luce la vera carenza della Juve in campo internazionale: non ha un gioco di livello europeo. Se ingaggi uno come Vlahovic, un cannoniere nato, lo devi rifornire, non di due palloni a partita. Ci sono le attenuanti, le assenze, ma la differenza l'ha fatta l'organizzazione di gioco degli spagnoli e il non gioco della Juve. 

-La rigiocherebbe così Allegri? 

Penso di sì. Penso a Pirlo, tanto vituperato ma arrivato quarto e ha vinto due coppe, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Quindi già rispetto al bilancio dell'anno scorso manca la Supercoppa. Tutti siamo d'accordo con Allegri quando dice che la Juve non deve necessariamente vincere tutto. Ma la maledizione in ambito europeo dura dal 1996, sono ben 26 anni che la squadra non infrange questo tabù. Quando sono stati sorteggiati gli spagnoli c'è stato un moto di tranquillità per aver evitato abbinamenti più rischiosi. Ma quando giochi in un contesto così importante, come un ottavo, e non hai un gioco e hai la bravura di prendere Vlahovic devi dare un gioco alla squadra. Non può risolvere tutti da solo i problemi. C'è poi l'estenuante infinita trattativa per il rinnovo di un giocatore che ha saltato molte partite in questa stagione e anche in quella passata e sarebbe dovuto essere lui l'uomo nell'anno 1 dopo Ronaldo. Doveva essere lui l'uomo capace di prendere per mano la squadra. Ma se ti chiami Juventus non puoi rimediare una figuraccia come quella vista ieri allo JS dove il Villarreal si è imposto tre a zero, lo ricordo. Ora in campionato tutto dipenderà dalla capacità di reazione della squadra. 

(Fonte: Skysport24)

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