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Roma, Spinazzola: “Mourinho alza sempre l’asticella e pure i giovani lo seguono”

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Il calciatore, che sta cercando di recuperare dall'infortunio rimediato all'europeo, ha parlato dell'impatto dell'allenatore sulla Roma

Eva A. Provenzano

Leonardo Spinazzola, Campione D'Europa con l'Italia all'ultimo europeo, ha raccontato la sua storia in un libro ("Parla del gruppo e volevo fosse un esempio, nei momenti difficili dobbiamo lottare e rialzarci fin da subito e non sprofondare. Era quello che volevo dire a chi ha avuto dei fallimenti") scritto da Alessandro Alciato. Il ricavato andrà per intero all'Ospedale 'Bambin Gesù di Roma".  "Buongiorno Campioni", il titolo scelto con il giocatore della Roma che ha giocato prestazioni importanti fino alla gara col Belgio. Poi si è rotto il tendine d'Achille e ha dovuto rinunciare alle fasi finali. Questa mattina, intervistato su Radio Dee Jay, da Caressa e Zazzaroni ha parlato di quel momento di sofferenza. «Non so se il mio infortunio è stato una motivazione in più per la vittoria dell'Europeo, ma nella sfortuna ho avuto la fortuna di reagire da subito. Dopo mezz'ora ho iniziato a pensare al rientro e al recupero e questo è stato importante. Quando la testa funziona il corpo funziona meglio. Sta andando bene», ha spiegato.

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-A che punto sei rispetto al recupero? 

Un punto critico, sto alzando i giri ma il motore non è ancora del tutto pronto. 

-Sei mancato nei primi mesi dell'esperienza di Mourinho, è un piccolo dispiacere...

Certo, mi dispiace non allenarmi un mese e mezzo. Siamo persone e poi giocatori. Noi giocatori vogliamo sempre essere al massimo ed essere in campo. Ormai è andata ma spero di riprendermi presto. 

-Com'è stato l'impatto di Mou sulla Roma? Lui è uno che ci tiene molto alla cosa dell'impatto...

Io non lo sto vivendo molto purtroppo. E neanche ho parlato tanto di questo con i miei compagni. Non c'è bisogno perché lo vedo da come giocano la domenica, tutti lottano, alza sempre l'asticella e per questo i ragazzi giovani danno sempre il massimo. 

-Ossatura tutta italiana per la Roma e di solito è premiante in Italia... 

Sono d'accordo. Penso che quando ci sono tanti giocatori di una Nazionalità c'è più legame. Poi noi italiani abbiamo un modo diverso di parlarci. Sappiamo dove giochiamo, in che squadra e vogliamo spronare anche gli stranieri e chi è arrivato da poco e deve capire il calcio italiano. 

(Fonte: Radio Dee Jay)

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